Cronache

Budrio, Igor confessa i 2 omicidi italiani: "Dovevo schiacciare tutto"

Igor, il killer di Budrio: "Ho agito perché messo alle strette"

Norbert Feher alias Igor il Russo, nel corso dell'udienza preliminare a Bologna, ha confessato gli omicidi del barista Davide Fabbri e della guardia giurata Valerio Verri. Il primo fu ucciso all'inizio di aprile 2017 a Riccardina di Budrio (Bologna) durante un tentativo di rapina. Il secondo fu vittima, sette giorni dopo, di un agguato mortale durante un servizio di pattuglia antibracconaggio nelle Valli del Mezzano, nel Ferrarese. "Ho agito perche' messo alle strette": avrebbe detto il killer serbo collegato in videoconferenza dal carcere spagnolo di Saragozza. Igor si e' poi detto completamente estraneo all'omicidio del metronotte Salvatore Chianese, ucciso a colpi di fucile la notte del 30 dicembre 2015 alla Cava Manzona, nel Ravennate. 

Igor: udienza dal gup, 'dovevo schiacciare tutto'

"Dovevo schiacciare tutto quello che avevo davanti, mi sono sentito minacciato allora ho tirato fuori la seconda arma e l'ho seccato": cosi' Norbert Feher alias Igor il Russo avrebbe ricostruito l'episodio del primo aprile 2017 quando entro' nel bar di Riccadina di Budrio, nel Bolognese, e uccise Davide Fabbri durante un tentativo di rapina. Il killer serbo, pur ammettendo l'omicidio, avrebbe dato una versione diversa dei fatti durante l'udienza preliminare conclusa in tarda mattinata a Bologna. Secondo il racconto del 37 serbo quella sera era li' non per una rapina ma per riscuotere un credito di 10mila euro da parte di una terza persona di cui, peraltro, non ha fornito dettagli o indicazioni utili. "Ho un codice - avrebbe detto Igor - se non devo usare l'arma non la tiro fuori".