Cronache
Immigrati, scontri a Kos. Il sindaco: "Ssituazione fuori controllo"
La polizia greca ha caricato con i manganelli i migranti sull'isola greca di Kos e ha lanciato gas lacrimogeni mentre centinaia di persone, in gran parte afghane e siriane, sono stipate nello stadio, in attesa di conoscere il loro destino. Tra esse ci sono molti bambini e donne.
Il sindaco dell'isola, Yorgos Kyritsis, ha lanciato un appello chiedendo al governo assistenza immediata. "La situazione sull'isola e' fuori controllo", ha detto in tv, aggiungendo che la polizia e la guardia costiera non sono ingrado di far fronte all'afflusso, che e' di "600-800 persone al giorno". "C'e' un reale pericolo che la situazione degeneri" e "scorrera' il sangue". Secondo Kyritsis, sull'isola, che connta 30.000 abitanti, ci sono 7.000 migranti.
Secondo una fonte di polizia, gli ultimi incidenti sono esplosi quando alcuni migranti hanno cercato di forzare un blocco della polizia, cercando di ottenere i documenti validi per partire. Un poliziotto, parlando dietro garanzia di anonimato, ha assicurato che presto arriveranno sull'isola agenti in assetto antisommossa e poliziotti in rinforzo dalle isole di Rodi e Syros. L'Onu ha definito "vergognosa" la situazione nell'isola, dove tra l'altro la stagione turistica e' in pieno svolgimento.