Incendi in Sicilia: 500 roghi, molti ancora attivi. Arriva Alfano
Migliora la situazione sul fronte nel Palermitano dopo l'inferno di fuoco di ieri. Permangono alcuni punti più attivi
Migliora la situazione sul fronte nel Palermitano dopo l'inferno di fuoco di ieri. Permangono alcuni punti piu' attivi come a Cefalu', Terrasini, Monreale, San Martino dello Scale e Montepellegrino, nel capoluogo; ma anche nei Nebrodi, nell'Agrigentino e nel Ragusano. In azione squadre dei vigili del fuoco e canadair che hanno dato una grossa mano a partire dal tardo pomeriggio di ieri, quando lo Scirocco ha finito di soffiare. Cinquecento, si calcola, i roghi che hanno imperversato tra le province di Palermo, Messina, Trapani e Agrigento. Una quarantina quelli ancora attivi su cui operano sei canadair.
E si ritiene pressoche' certa la matrice dolosa. Le Procure di Palermo e Termini Imerese acquisiscono informative e rapporti, atti propedeutici all'apertura delle inchieste. Un centinaio gli sfollati. Decine di persone negli ospedali per malori, due ustionati, uno dei quali particolarmente grave nel Messinese. Permangono disagi nella circolazione. Questa mattina sono ripristinati i collegamenti Palermo-Termini Imerese e Messina- Sant'Agata. Inoltre, i servizi Palermo-Catania e Palermo-Agrigento saranno assicurati con l'effettuazione di tutte le corse programmata da orario, senza limitazioni. E oggi alle 11 arriva nel capoluogo siciliano il ministro dell'Interno Angelino Alfano per presiedere una riunione tecnica in prefettura dove e' stata attivata una unita' di crisi.