Cronache
Ischia, le famiglie delle vittime dicono no ai funerali di Stato
Non c'è ancora una decisione ufficiale, ma l'orientamento emerso è la commemorazione privata
Frana Ischia, a Casamicciola i parenti delle vittime non vogliono i funerali di Stato
Il 5 dicembre pomeriggio i familiari delle vittime della frana a Ischia hanno incontrato il Commissario Prefettizio di Casamicciola Terme Simonetta Calcaterra nella Basilica di Santa Maria Maddalena.
Le famiglie sono state tutte concordi nel rifiutare i funerali di Stato. Ciascuna di loro preferisce commemorare in forma privata i propri cari vittime del disastro idrogeologico, senza la presenza di autorità istituzionali. Non c'è ancora una decisione ufficiale, ma l'orientamento emerso è chiaro: "no" alle esequie istituzionali.
Intanto nelle zone teatro della disastrosa frana proseguono le ricerche dell'ultima dispersa, Mariateresa Arcamone, il cui corpo non è stato ancora trovato.
La procura di Napoli ha aperto un'inchiesta per disastro colposo, frana colposa e omicidio colposo a carico di ignoti, e poi ha dato il via libera per la restituzione delle salme, che in queste ore verranno affidate ai familiari dei defunti.
Queste sono le vittime:
- Salvatore Impagliazzo ed Eleonora Sirabella,
- Michele, Francesco e Maria Teresa con Gianluca Monti e Valentina Castagna,
- Maurizio Scotto Di Minico e Giovanna Mazzella con il piccolo Giovangiuseppe,
- Nikolinka Ganceva Blagova.
Gli sfollati della zona rossa continuano a restare in albergo mentre prosegue il monitoraggio del territorio di vigili del fuoco, geologi e tecnici della protezione civile. Il commissario straordinario all'emergenza Giovanni Legnini ha detto: "Decideremo il da farsi solo dopo aver organizzato lo studio e la mappatura del territorio di Casamicciola sia per gli interventi urgenti che per quelli strutturali e definitivi per la messa in sicurezza".
E ha continuato: "Un numero abbastanza elevato di edifici inagibili andrà delocalizzato, non ricostruito in sito per ragioni di sicurezza idrogeologica e sismica. Va garantito ai cittadini il diritto alla casa acquistandola altrove sull'isola, consentendolo nei limiti strettissimi nei quali si può immaginare un'area di una nuova costruzione a Ischia, riutilizzando il patrimonio edilizio esistente e senza nuovo consumo di suolo. Questo sarà oggetto di un piano al quale stiamo già lavorando insieme alla Regione Campania".
E ancora: "Il principio inderogabile è quello della sicurezza degli edifici, le case abusive ma anche quelle che non lo sono, dovranno rispettare questo principio. Non possiamo più consentire eventi come quello del 26 novembre. Ci sarà bisogno di persuasione, di pianificazione e di risorse perché per poter offrire ai cittadini la possibilità di trasferirsi altrove occorrono risorse, che sono certo il governo e il parlamento non faranno mancare".