Cronache
Istat, nuovo record negativo per le nascite: meno di 400mila bambini
Il nuovo record minimo di nascite, insieme all’elevato numero di decessi dovuti alla pandemia, aggrava la dinamica naturale che caratterizza l'Italia
Istat, record negativo per le nascite: lieve ripresa a fine 2021
Il rapporto Istat "Dinamica Demografica nel 2021" rivela che i nati della popolazione residente in Italia nel 2021 sono stati appena 399.431, in diminuzione dell'1,3% rispetto al 2020 e quasi del 31% a confronto col 2008, anno di massimo relativo più recente delle nascite. Il calo dei nati totali, che già era stato osservato nel corso del 2020 (-3,6% rispetto al 2019) è da attribuire dovuto solo in parte agli effetti della pandemia. Infatti, i primi effetti sulle nascite riferibili ai concepimenti avvenuti durante il primo lockdown possono essere osservati a partire dagli ultimi due mesi dell'anno, soprattutto a dicembre 2020 (-10,7%).
Il quadro delle nascite nel corso del 2021 permette di analizzare i dettagli delle conseguenze dettate dell’epidemia. Secondo quanto rileva l’Istat, il calo delle nascite prosegue nei primi due mesi del 2021, con una contrazione massima registrata a gennaio a livello nazionale (-13,4). Un deficit, quello dei nati a gennaio 2021 è tra i più ampi mai registrati e lascia pochi dubbi sul ruolo svolto dall'epidemia. È sintomo della posticipazione dei piani di genitorialità, particolarmente accentuata tra le donne più giovani.
Una lieve inversione di tendenza si osserva a marzo 2021 (+4,7%), quando l’aumento di nascite può essere spiegato con l’illusoria impressione di superamento dell’emergenza percepita nel maggio 2020. L'incremento è più sostenuto nel Sud (+11,1%), mentre il Nord-ovest è l'unica ripartizione che continua a mostrare una variazione negativa, seppur molto più contenuta rispetto ai mesi precedenti (-0,4%).
Il trend, ancora debolmente positivo ad aprile (+1,3% rispetto alle stesso mese dell'anno precedente), torna negativo soprattutto a giugno e luglio (rispettivamente -5,7% e -5,5%), in corrispondenza dei concepimenti avvenuti nel corso della seconda ondata epidemica. Il trend inizia a risalire ad agosto, fino a invertire segno nei mesi di novembre e dicembre in cui si registrano aumenti consistenti di nati rispetto agli stessi mesi del 2020 (rispettivamente +6,8% e +13,5%).
Dati Istat, aumentano i matrimoni: 179 mila nel 2021
Sono aumentati invece i matrimoni: nel 2021 ne sono stati celebrati circa 179 mila, circa il doppio rispetto all’anno precedente. Tuttavia, rispetto al 2019 i matrimoni sono infatti inferiori del 2,7%. I matrimoni civili evidenziano un ritorno ai livelli del 2019 (+0,7% nel 2021 rispetto al 2019), che sembrano essere stati meno penalizzati dalle limitazioni imposte per contenere la pandemia.
Infatti, le misure di contenimento del contagio - introdotte con l’avvento della seconda ondata - hanno continuato ad avere effetti diretti sulle celebrazioni dei matrimoni producendo un calo del 34% rispetto allo stesso periodo del 2019 (-68,9% i matrimoni religiosi, -16,1% quelli civili). L’aumento di matrimoni si osserva durante l’estate del 2021, per un picco nei mesi di luglio (+232,1% sul 2020; +41,8% sul 2019) e agosto (+80,2% sul 2020; +22,2% sul 2019).
La relazione tra nascite e matrimoni è interessante per un paese come l’Italia, dove oltre i due terzi dei nati sono all'interno del matrimonio. Saranno da valutare le ripercussioni su un recupero di nascite a partire dalla primavera del 2022.