"Italiani, distruggete i monumenti fascisti" proposta shock del New Yorker
"Reliquia di aberrante aggressione fascista", così la professoressa Ruth Ben-Ghiat sul Palazzo della Civiltà a Roma. Il plauso a Laura Boldrini
Via i monumenti fascisti da Roma e dall'Italia. No, non è l'ultima proposta di Laura Boldrini né un'applicazione rigorosa della Legge Fiano, bensì la proposta shock di Ruth Ben-Ghiat, professoressa israeliana di Storia Italiana all'Università di New York, affidata alle pagine del prestigioso periodico statunitense New Yorker.
La professoressa Ben-Ghiat si donanda come mai, nel nostro Paese, esistano a tutt'oggi monumenti che risalgono al Ventennio fascista, e in particolare il "Colosseo Quadrato", il Palazzo della Civiltà Italiana che biancheggia svettante all'Eur. Secondo la docente, si tratta di una "reliquia di aberrante aggressione fascista" (a relic of abhorrent Fascist aggression) che andrebbe eliminata così come tutte le vestigia del periodo mussoliniano, ad esempio le incisioni sui vari monumenti in giro per l'Italia. Elementi di una "storia razzista e sanguinosa" secondo Ben-Ghiat.
La professoressa cita qualche esempio di nazioni europee che hanno cancellato tutto ciò che inneggiava a un passato scomodo, la Germania con il nazi-fascismo, la Francia con il regime collaborazionista di Vichy, gli stessi Stati Uniti con "l'onta" confederata, e sottolinea l'impegno di Laura Boldrini per eliminare il nome di Benito Mussolini dall'obelisco del Foro e le conseguenti polemiche.
Sulla pagina facebook della testata, sono stati pubblicati molti commenti di italiani indignati dal tono dell'articolo, qualcuno ricordando alla docente che, negli Stati Uniti, è stato eletto e governa Donald Trump e che quindi gli americani hanno ben poco da rinfacciare all'Italia e alla decisione di mantenere i monumenti del suo passato fascista. Altri sostengono che l'Italia ha una storia millenaria, a differenza degli Stati Uniti, e che quindi il nostro Paese ha un approccio diverso con il proprio retroterra culturale.
Altri invece ricordano che gli italiani non sono avvezzi a distruggere reperti, vestigia e monumenti storici. "Sono cose che fa l'Isis" commenta qualcuno. E stupisce che questo non esattamente piccolo particolare sia sfuggito a una docente di storia e cultura italiana all'Università di New York...