Cronache
Jesolo, tunisino aggredito dal branco in fin di vita. Odio razziale sui social
Un tunisino di 38 anni è stato picchiato selvaggiamente da un gruppo di almeno quattro persone
Tunisino aggredito dal branco a Jesolo. Il sindaco: "Confronto con capigruppo"
Un tunisino di 38 anni è stato picchiato selvaggiamente da un gruppo di almeno quattro persone a Jesolo (Venezia) nelle notte tra mercoledì e giovedì scorsi. Dell'aggressione, presumibilmente per futili motivi, esiste anche un video che sta circolando in rete. Il 38enne si trova ora ricoverato all'Ospedale dell'Angelo di Mestre (Venezia) in condizioni critiche. Secondo quanto apprende l'AGI da fonti investigative, la lite è scoppiata attorno alle 4 del mattino, dopo che la vittima, in preda ai fumi dell'alcol, ha infastidito alcuni clienti di un bar.
Ne è seguita una sorta di 'spedizione punitiva' del branco che ha inseguito il 38enne fino a una piazza poco lontana dal bar, dove è iniziato il pestaggio. Indagano i carabinieri. E sui social network dilaga l'odio razziale, con diversi commenti che dicono: "Giusto così".
"Il momento delicato richiede attenzione anche nelle considerazioni che si possono fare. Dichiarazioni mi riserverò di farle solo dopo aver incontrato i capigruppo del Consiglio comunale con i quali mi confronterò per individuare una presa di posizione congiunta". Così il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia, dopo il pestaggio della notte tra mercoledì e giovedì di un tunisino 38enne ridotto in fin di vita dal 'branco' nel centro cittadino.
Denunciati tre giovani sulla trentina
Tre giovani sulla trentina sono stati denunciati per l'aggressione del tunisino di 38 anni, ora ricoverato in gravissime condizioni. A loro i carabinieri del comando di Jesolo (Venezia) in collaborazione con quelli della compagnia di San Donà di Piave (Venezia) sono risaliti dai filmati del pestaggio circolati on line line e grazie alle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza. I tre trentenni identificati sono del luogo e tutti incensurati. Per loro l’accusa è di lesioni personali gravissime in concorso: l’ipotesi di reato potrebbe aggravarsi, considerato che la vittima è in prognosi riservata e lotta per sopravvivere. Il 38enne tunisino, ubriaco, aveva infastidito alcuni clienti di un locale lanciando loro un oggetto, probabilmente una bottiglia. Da qui la reazione del gruppo che l'ha rincorso per poi colpirlo con calci e pugni che gli hanno causato un grave trauma cranio-facciale.