Cronache
Jorit sul murales di Mariupol: “Ci sono elementi di bimba australiana"
La risposta di Jorit, all’anagrafe Ciro Cerullo, street artist napoletano, su Instagram
Jorit sul murales di Mariupol: “Ho usato elementi della bimba australiana"
Lo street artist Jorit spiega su Instagram di aver usato "elementi" di una bambina australiana nel murales per Mariupol. La fotografa australiana Hellen Whittle lo aveva accusato di aver usato lo scatto che lei aveva fatto a sua figlia senza alcuna autorizzazione. "Questa è il mio ritratto di Nastya, dipinto a mano con gli spray sul muro, la bambina del Donbass a cui mi sono ispirato per realizzare l’opera a Mariupol». Ha poi aggiunto: «Nastya purtroppo non è molto fotogenica e ha la fronte alta, questo per il chiaroscuro e la profondità non aiuta (non ci credo che davvero sono dovuto arrivare a scriverlo) ho ridisegnato Nastya con la composizione ed elementi di questa bambina australiana. (Treccine e maglia). E quindi? Voi davvero pensate che le persone sono così ingenue da guardare il dito e non la luna?".
E ancora: "Potevo dipingere anche un Coccodrillo con una bandierina del Donbass tra gli artigli, il senso rimane lo stesso, non è l’opera di per se ma quello che vuole comunicare che è importante e quello che comunica il volto di Nastya è la sofferenza dei bambini del Donbass che sono cresciuti per 8 anni sotto le bombe di Kiev e con la paura dei battaglioni Nazisti. Questa è la luna, questo è il centro del discorso mentre il dito… Comunque siete dei grandi giornalisti davvero, per 8 anni avete ignorato il popolo del Donbass e ora che qualcuno ne parla invece di affrontare la questione fate i critici d’arte! Ma comunque Vi voglio bene e vi ringrazio perché grazie a voi l’Italia intera sta parlando del Donbass ed è esattamente quello che volevo".
Murales a Mariupol, Filini (FdI): "Da Jorit bodyshaming alla bambina"
"Surreale il retroscena del murale della bambina del Donbass raffigurata su un palazzo di Mariupol dal graffitaro campano, con dichiarate simpatie filorusse, Jorit. Non solo il suo racconto sulla storia dell'est dell'Ucraina rispecchia la più pacchiana propaganda del Cremlino, disconosciuta ormai perfino da molti russi, non solo la bambina raffigurata non è affatto una bambina del posto, bensì una minore australiana ritratta all'insaputa sua e della famiglia. Ora, per rimediare alla figuraccia da raccontafrottole e copione, Jorit si è giustificato dicendo che la vera bambina del Donbass ha 'ha fronte troppo alta ed è poco fotogenica'" afferma il deputato di Fratelli d'Italia Filini. "Insomma - riprende - troppo brutta per essere raffigurata in un murale, troppo brutta per creare empatia, meglio raffigurare una bella bimba dell'altra parte del mondo. Così la bambina del Donbass, ammesso che questa storia sia vera, oltre ai bombardamenti, si è dovuta subire pure il bodyshaming planetario di Jorit. Chiara dimostrazione del livello umano dei sostenitori della propaganda russa".