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Cronache
Kata, scomparsa da Firenze: lo zio a processo per il "racket delle camere"

Quattro uomini finiranno a processo per la "gestione" dell'Astor Hotel, occupato da peruviani e rumeni, e in cui è scomparsa la piccola Kata nel 2023. Tra gli imputati, anche lo zio della bambina

Dopo l'udienza preliminare, il gup del Tribunale di Firenze ha disposto l'inizio del processo per quattro persone, tra cui lo zio materno della piccola Kata, la bambina scomparsa e di cui non si hanno più notizie dal 10 giugno 2023. La bimba di 6 anni (ne aveva 5 all'epoca dei fatti) è vissuta ed è sparita dall'hotel Astor di Firenze, un luogo occupato abusivamente da una comunità di sudamericani e romeni dal settembre 2022. E proprio dopo la sparizione della piccola che è stata avviata un'inchiesta sul cosiddetto "racket delle camere" nell'albergo e sulla "gestione" del complesso, da parte di alcune persone ormai non più occupanti, tra cui lo zio di Kata, Abel Alvarez Vasquez, di 30 anni. Insieme a Carlos De La Colina Palomino, detto Carlos, Nicolas Lenes Aucaucasi, detto Nicolas, e Carlos Manuel Salinas Mena, detto Manuel (di età compresa tra i 38 e i 64 anni) sono stati rinviati a processo con l'accusa da parte della procura di aver "comandato" nell’ex albergo compiendo estorsioni di denaro e violenze ad altri occupanti per gestire l'assegnazione delle stanze. Questa situazione, nel maggio 2023, sfociò anche in un tentato omicidio (di cui sono accusati) di un occupante ecuadoriano, uno degli episodi contestati dalla procura. 

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La scomparsa della piccola Kata: la bambina, la famiglia e gli indagati

Mia Kataleya Chicclo Alvarez, 5 anni all'epoca, 6 adesso, è scomparsa dall'Astor Hotel, luogo in cui viveva con i genitori, dal 10 giugno 2023, ovvero da più di un anno. Dopo le 10 di mattina la piccola avrebbe fatto perdere le tracce di sé dopo essere uscita dalla scala esterna dell'albergo. Le forze dell'ordine, però, al momento, non hanno trovato alcun percorso utile da seguire. Il procuratore capo di Firenze ha parlato di quattro piste principali, sottolineando: "Crediamo che la scomparsa di Kata sia il frutto dell'attuazione di un piano ben organizzato e non di un'attività estemporanea". Sulla piccola, infatti, le indagini sono a un punto morto. Per l'occupazione abusiva, l'estorsione e le violenze messe in atto da alcuni occupanti su altri, invece, si andrà in aula l'8 aprile 2025.

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