Cronache
La risposta del Papa agli attacchi di padre Georg, riaperto il caso Orlandi
Non è casuale che a pochi giorni dalla morte di Ratzinger la Chiesa abbia deciso di riaprire le indagini sulla ragazza scomparsa. Alta tensione in Vaticano
Vaticano, il duro scontro tra progressisti e conservatori
In Vaticano la tensione è alle stelle dopo la morte di Ratzinger e le rivelazioni del suo fedelissimo padre Georg con le insinuazioni su Papa Francesco e una parte della Chiesa, quella più progressista che avrebbe portato Benedetto XVI alle dimissioni. Non è, quindi, per nulla casuale - si legge sul Fatto Quotidiano - la decisione dei magistrati della Santa Sede a pochi giorni dalla morte di Ratzinger di riaprire il dossier su Emanuela Orlandi. Il caso della ragazza scomparsa si intreccia nuovamente con il pontificato di Ratzinger e con la vicenda Vatileaks 1, ovvero la pubblicazione di alcuni documenti riservati del Papa tedesco passati ai giornalisti dal maggiordomo infedele Paolo Gabriele, scomparso nel 2020. In Vaticano la convinzione è pressoché unanime. La riapertura improvvisa del caso Orlandi, dopo anni di insistenti richieste da parte della famiglia di Emanuela e senza che proprio i congiunti della 15enne scomparsa nel 1983 fossero informati preventivamente, è il segno evidente che si vogliono archiviare le polemiche seguite alla morte del Papa emerito Benedetto XVI.
Era da tanto tempo, infatti, - prosegue il Fatto - che i familiari della Orlandi chiedevano ai pm vaticani di poter valutare nuove rivelazioni sul caso di cui erano venuti a conoscenza. Nel libro di memorie del segretario di Ratzinger, scritto a quattro mani con il vaticanista Saverio Gaeta e intitolato "Nient’altro che la verità. La mia vita al fianco di Benedetto XVI" (Piemme), un ampio capitolo è dedicato proprio al mistero di Emanuela. "Mi fu anche garantito – scrive padre Georg – che, nel corso degli anni, era stato fatto quanto possibile per aiutare la famiglia Orlandi e di tutte queste informazioni feci la dovuta comunicazione a Papa Benedetto". I magistrati indagano sul dossier del caso Orlandi e i dubbi sul testo fotocopiato da padre Georg, per ora non ci sono tracce della copia del manoscritto, ma gli inquirenti si sono chiesti perchè ci fosse tanta paura nella Chiesa per la presenza di questa copia del dossier.