Cronache
La Russa Jr, niente "droga dello stupro". Il presidente del Senato testimone
La giovane che accusa il figlio del presidente del Senato positiva alla cannabis. Non ancora identificato l'amico dj di Leonardo
La Russa Jr, sotto esame la refertazione medica sull'accusa di stupro
Siamo ancora nella fase delle indagini, ma i dettagli non mancano nell’accusa di stupro rivolta al figlio del presidente del Senato, Leonardo Apache La Russa. A tenere banco nelle ultime ore è soprattutto quanto emerge dalla refertazione della clinica Mangiagalli, che comunque lascia molti punti di domanda. Il procedimento contro il 21enne, infatti, si incentrerà tutto sulla capacità della 22enne milanese che lo accusa di stupro e di esprimere un valido consenso al rapporto sessuale che i due avrebbero consumato sotto il tetto di casa La Russa.
Le lesioni “potrebbero essere compatibili con una violenza sessuale” afferma al Corriere della Sera una fonte che lavora all’inchiesta della Procura di Milano. Il racconto è ritenuto “credibile”. I pm dovranno accertare cosa è successo nell’appartamento su due piani della famiglia La Russa nei pressi di corso Buenos Aires. L’esame ginecologico, come detto, ha accertato le tre lesioni. La questione della compatibilità è molto sdrucciolevole. Tra l’altro, spiega il Corriere, non sarebbe neppure un tema risolutivo per l’esito dell’inchiesta, perché il reato di violenza sessuale può essere commesso anche senza costrizione ma per induzione. Gli investigatori della Mobile di Milano acquisiranno i tabulati dei telefonini per verificare comunicazioni e movimenti delle persone coinvolte. Saranno acquisite anche le registrazioni delle telecamere fuori e dentro la discoteca e nei pressi dell’abitazione dei La Russa.
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Sempre il Corriere precisa che sono tre le ragazze — due amiche e una conoscente — dalle quali gli inquirenti potranno trarre, o come testimoni oculari di alcuni momenti cruciali o come interlocutrici nella mattina successiva di alcune chat, elementi utili a verificare l’attendibilità del racconto della 22enne. Una in particolare spiega alla ragazza che dopo il cocktail non era più in sé. “Non mi ricordo nulla. Raccontami di ieri, sono stata drogata?”. Domanda alla quale l’amica avrebbe risposto: “Non mi ascoltavi, penso ti abbia drogata. Non mi ascoltavi, poi sei corsa via perché non ti ho più trovata. Tu stavi benissimo fino a prima che ti portò il drink”.