Cronache
Niente stipendio causa ladri di bonifici. Ma la banca non restituisce la somma
La truffa informatica ai danni di un imprenditore di Terni che ha perso così 100.000 €
Un imprenditore di Terni non ha potuto pagare gli stipendi ai suoi dipendenti. Ma non a causa della crisi Covid bensì per una truffa informatica avvenuta in seguito ad un’operazione fatta tramite l’home banking regolarmente. Come riporta ilmattino.it, il bonifico eseguito a carico di una sconosciuta da un suo conto, corrente ammontava a 100 mila euro.
Subito dopo la denuncia, l’imprenditore che gestisce un supermercato a Montecastrilli, si è subito recato nella sua banca per chiedere la restituzione della somma visto che aveva adottato le opportune protezioni bancarie. Ma pochi giorni dopo sul sul conto i 100 mila euro invece di essergli accreditati sono stati riprelevati.
Come sottolineano gli avvocati su ilmattino.it: “Alla luce delle evidenze sopra descritte, la banca ha riaccreditato l’importo ma dopo pochi giorni, malgrado la denuncia fatta e le nostre missive, ha inopinatamente, con un’azione degna di essere sottoposta al vaglio della Magistratura, si appropriava della somma prelevandole dal Conto corrente della società che era addirittura privo, in quel momento dei fondi necessari a tale operazione. Veniva cosi operato arbitrariamente uno scoperto di conto corrente che, oltre alle note conseguenze economiche e contabili, potrebbe portare ad una segnalazione bancaria in grado addirittura di paralizzare l’intera attività di una delle poche attività commerciali della zona in grado di produrre ricchezza e garantire posti di lavoro”.