Cronache

Le parole dei media che hanno caratterizzato il mondo nel 2022

di Mariangela Campo

L'analisi di alcune delle espressioni protagoniste dell’anno che sta per concludersi

I diritti civili

Nel marzo del 2022 la deputata Annalena Baerbok, ministra degli affari esteri tedesca, ha dichiarato, col sostegno del governo, di voler perseguire una Feministische Außenpolitik, una politica estera femminista. Con questa perifrasi si intende una politica più inclusiva, basata sulla convinzione che la giustizia di genere e la partecipazione paritaria siano i prerequisiti necessari per una pace e una sicurezza sostenibili a livello mondiale.

Risale al 24 giugno 2022, invece, la storica delibera della Corte Suprema statunitense con la quale si è ribaltata la sentenza del processo “Roe versus Wade” (che si è tenuto nel 1973) che dichiarava anticostituzionali le leggi contro l’aborto in virtù delle istanze portate avanti da un’azione collettiva guidata da una donna texana conosciuta con lo pseudonimo legale Jade Roe.

La decisione della Corte Suprema del 2022 ha colto di sorpresa l’opinione pubblica, annullando anni di progressi in fatto di diritti riproduttivi e consentendo ai vari Stati di introdurre leggi che limitano, in varia misura, la libertà delle donne.

La mattina del 16 settembre 2022 Mahsa Amini, una ragazza curda di 22 anni, è stata trovata morta in un ospedale di Teheran dopo essere stata arrestata dalla cosiddetta “polizia morale” iraniana per non aver indossato il velo secondo le regole imposte dal governo.

Questo avvenimento ha scatenato lo sgomento e la rabbia della popolazione, portando cittadini e cittadine a manifestare, in tutto l’Iran, contro il regime di Ali Khamenei e a favore dei diritti delle donne. In questo contesto è stato riportato alla luce il famoso slogan curdo “Jin, Jiyan, Azadî”, donna, vita, libertà, anche nella versione Farsi, “Zan, Zendegi, Azadi”.

Riguardo ai diritti civili, le parole che hanno definito il 2022 sono: politica estera femminista, gender gap, aborto, diritto all’aborto, Mahsa Amini, polizia morale iraniana, vita, donne, libertà.