Cronache
Liquore di contrabbando provoca strage: 102 i morti in India
La polizia di New Delhi ha arrestato un uomo per aver venduto il liquore tossico che, nei giorni scorsi, ha ucciso piu' di 100 persone a Mumbai. Secondo gli agenti Mohammed Latif Khan, 26 anni, ha contrabbandato l'alcol dallo Stato del Gujarat per poi consegnarlo a negozianti locali. Quando ci sono state le prime vittime, sarebbe fuggito dalla metropoli del Maharashtra per nascondersi in casa di un amico nella capitale indiana. Intanto - scrive l'agenzia Asianews - il bilancio delle vittime ha superato i 102 morti. Altre 40 persone sono ancora ricoverate in vari ospedali di Mumbai. Sette persone, incluse due donne, sono gia' state arrestate per l'avvelenamento.
"Durante l'interrogatorio - ha riferito un ufficiale di polizia al The Indian Express - abbiamo appreso dal sospettato che il liquore illegale proveniva dalla citta' di Ahmedabad, in Gujarat". Il Gujarat e' l'unico Stato dell'India dove l'alcol e' proibito per legge, in ogni sua forma. La polizia crede che le morti siano state causate da un avvelenamento con metanolo, ma per la conferma ufficiale si attende il rapporto del medico legale. In genere questi liquori vengono prodotti in casa e corretti con metanolo e spirito industriale, una commistione che puo' portare a crisi epilettiche, vomito e morte. Dato il bassissimo costo (circa 10 rupie, pochi centesimi di euro), e' molto diffuso tra poveri e lavoratori giornalieri.
In India l'avvelenamento e il decesso per il consumo di liquore di scarsa qualita' non e' un fatto raro. Nel 2011 quasi 170 persone sono morte in West Bengal; almeno 30 in Uttar Pradesh nel 2009; piu' di 100 in Gujarat sempre nel 2009. Per la sola citta' di Mumbai questo e' l'incidente piu' grave dal 2004, quando morirono 87 persone