Cronache
"Lo stupro è colpa delle donne svestite": bufera sul Premier del Pakistan
Annunciate proteste nel weekend, contro frasi che suonano come una colpevolizzazione delle vittime
Il Primo Ministro del Pakistan, Imran Khan, è travolto dalle polemiche in seguito alle sue affermazioni sull’impennata di casi di stupro nel suo Paese.
“Se una donna è molto poco vestita, ciò avrà un impatto sugli uomini, a meno che non siano robot. E’ una questione di senso comune”, ha detto in un'intervista.
Un nutrito gruppo di associazioni per i diritti delle donne hanno chiesto pubblicamente le sue scuse: “La sua è una pericolosa semplificazione, che serve solo a rinforzare la diffusa percezione per la quale le donne sarebbero vittime ‘consapevoli’ e gli uomini invece degli aggressori che non hanno altra scelta”.
Maryam Nawaz, figlia dell’ex Premier Nawaz e Vicepresidente di un gruppo islamico, ha definito le parole di Khan “un’apologia dello stupro”, aggiungendo che chi giustifica la violenza sessuale ha lo stesso modo di pensare di chi la pratica.
Kanwal Ahmed, attivista per i diritti delle donne, aggiunge: “Mi viene un brivido al pensiero di quanti stupratori si sentiranno legittimati dalle parole del Primo Ministro”.
Manifestazioni di protesta contro le dichiarazioni di Khan sono state annunciate nel weekend a Karachi e a Lahore.