Loreto Mare, morto in attesa dell'ambulanza. 7 indagati. Martedì autopsia - Affaritaliani.it

Cronache

Loreto Mare, morto in attesa dell'ambulanza. 7 indagati. Martedì autopsia

Dettagli inquietanti sulla morte di Marco D'Aniello a Loreto Mare. Due ambulanze ferme. 7 indagati e autopsia martedì

Morto in attesa al Loreto Mare: 7 indagati, martedi' autopsia

La Procura di Napoli ha iscritto sette persone nel registro degli indagati per la morte di Antonio Scafuri, il ragazzo di Torre del Greco di 23 anni morto il 17 agosto scorso al Loreto Mare dove era stato portato per un incidente stradale accaduto ad Ercolano. Il giovane, secondo quanto hanno denunciato il padre e il dirigente del Pronto soccorso Luigi Pietroluongo, sarebbe rimasto quattro ore in reparto in attesa di un esame diagnostico al Pellegrini mentre infermieri litigavano su chi dovesse trasportarlo. A riferirlo e' l'avvocato della famiglia Scafuri, Luigi Ascione. L'autopsia sul corpo del giovane e' stata fissata per martedi'.

Due ambulanze non sono intervenute per salvare Marco D'Aniello

Emergono dettagli inquietanti sulla morte di Marco D'Aniello, condannato da una talassemia mentre era in attesa dell'ambulanza. Ambulanza che è arrivata solo dopo 30 minuti. Adesso, dopo un’inchiesta svolta dalla Commissione interna dell’ospedale Cardarelli voluta dal Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, rischano il licenziamento un medico della Croce Rossa e 4 infermieri, l’accusa è di mancato soccorso. Dall’indagine, come riportato da Il Mattino, è emerso che due ambulanze, site rispettivamente una a Scampìa ed un’altra alla postazione Crispi, erano disponibili e avrebbero potuto aiutare in tempo l’uomo soccorso invece venti minuti dopo la chiamata. Ma il caso era stato segnalato come "codice giallo".

Morto in ospedale: M5S, a breve dettagliata interrogazione

"Le parole di De Luca e le sue promesse di massimo rigore nell'accertamento delle responsabilita' nella vicenda del povero Antonio Scafuri suonano come una beffa: ci mancherebbe che non si proceda con rigore all'accertamento delle responsabilita'! Il punto e' quali responsabilita'". E' quanto afferma la capogruppo del M5S Valeria Ciarambino. "Il sospetto e' che ci si voglia concentrare solo e soltanto sulle responsabilita' dei singoli medici ed infermieri e sulle gravissime negligenze che hanno caratterizzato questa vicenda - sottolinea - ma senza minimamente sfiorare le inefficienze organizzative e gestionali, e dunque senza toccare chi aveva in mano il potere decisionale per organizzare e garantire livelli assistenziali tali da evitare questa ed altre analoghe tragedie. Noi non lo consentiremo", avverte Ciarambino che sulla vicenda sta "lavorando a una "dettagliata" interrogazione da presentare in Consiglio regionale".

"Vogliamo che si indaghi su come e' gestito quell'ospedale, su come sono stati organizzati i turni ferie e se e' stata garantita un'adeguata presenza di personale nei reparti, anche dopo il cospicuo trasferimento di personale all'ospedale del Mare, che oggi e' ancora un'enorme cattedrale nel deserto - spiega - su questo il 20 giugno scorso avevamo presentato una richiesta di informazioni al direttore generale rimasta senza risposta. Ora il direttore generale dovra' rispondere alla nostra interrogazione. Il dubbio e' che quella notte reparti essenziali fossero chiusi o non adeguatamente presidiati. Dalle dichiarazioni del direttore generale dell'Asl Na 3 sud sembrerebbe che il paziente, con evidente trauma cranico, fosse stato inviato al Loreto Mare perche' provvisto di neurochirurgia: era attivo il reparto? Erano presenti i neurochirurghi? E se non era garantito il funzionamento del reparto per via delle ferie estive, la direzione sanitaria aveva avvisato la centrale operativa?", sono solo alcuni dei quesiti contenuti nell'interrogazione".

"Vogliamo sapere se il malfunzionamento dei sistemi di monitoraggio del reparto di Rianimazione, da noi denunciato con un'interrogazione a novembre 2016, era stato risolto e se la strumentazione diagnostica del Loreto Mare era funzionante - continua - inoltre, erano state adottate disposizioni per l'esercizio della direzione sanitaria di presidio nelle ore notturne e festive e chi svolgeva le funzioni di direttore sanitario quella tragica notte?".

"Tra gli elementi piu' gravi della vicenda c'e' il rimpallo di responsabilita' tra gli operatori, ma un ospedale dovrebbe avere protocolli assistenziali interni, per capire chi deve intervenire in questi casi e come deve avvenire il trasferimento ad altri presidi, perche' e' scandaloso che tutto sia affidato alla volonta' o alla non volonta' dei singoli. Esistono questi protocolli? - continua la capogruppo - a cio' si aggiunge la mancanza di un'ambulanza rianimativa, fatto gravissimo, denunciato da tempo, ma nessun provvedimento e' stato mai assunto". "Vogliamo infine sapere cosa ha determinato la volonta' di trasferire ad altro ospedale un paziente in pericolo di vita. E vogliamo capire pure perche' al Vecchio Pellegrini nessuno si e' assunto la responsabilita' di trattenere un paziente in condizioni cosi' critiche, sottoponendolo nuovamente allo stress del trasporto al Loreto Mare". "Trasmetteremo la nostra interrogazione anche al ministro Lorenzin, corresponsabile dello sfascio della sanita' campana con la nomina di De Luca a commissario, perche' si assuma le sue responsabilita'. L'invio degli ispettori a tragedie avvenute ci serve a poco", conclude Ciarambino.