M5s, le Iene scoprono un'altra anomalia nelle firme di candidatura della Raggi
Delegati che si autodelegano, firme che vengono dal futuro, e dal passato accanto alla Raggi spunta...
A Roma va di moda "Lo firmo strano". Dopo la denuncia del consigliere comunale della Lista Marchini Alessandro Onorato, continua l'inchiesta delle "Iene" sulle presunte anomalie della presentazione della lista Raggi alle elezioni del giugno 2016 che l'hanno vista trionfare e diventare sindaca di Roma.
Il consigliere Onorato, ormai autentico faro dell'opposizione alla giunta pentastellata romana, aveva già scoperto che il 20 aprile 2016 era stato presentato dai due delegati della Raggi, gli avvocati Paolo Morricone e Alessandro Canali, "l'atto principale" che riportava un certo numero di firme che, tuttavia, sarebbero state raccolte soltanto tre giorni più tardi, durante il Firma Day del 23 aprile 2016.
Com'era stato possibile quindi riportare anzitempo il numero delle firme raccolte ai banchetti? "O sono veggenti o c'è qualcosa che non va" aveva commentato Onorato. Ma, continuando a indagare, si è scoperto qualcos'altro, una nuova incongruenza. Sottoponendo l'atto principale all'analisi del noto legale e docente di Diritto Amministrativo all'Università La Sapienza di Roma Vincenzo Cerulli Irelli, stimatissima autorictas in campo giuridico a livello nazionale e internazionale, la "Iena" Filippo Roma ha riscontrato un'altra anomalia, denunciata in un video trasmesso durante il programma di Italia Uno. Sull'atto principale le uniche firme presenti sono sempre e solo quelle dei delegati Paolo Morricone e Alessandro Canali e, citando il professor Cerulli Irelli, "sembrerebbe che gli stessi delegati deleghino se stessi e ciò è una cosa che non sta né in cielo né in terra, anche gli studenti del primo anno sanno che Delegatus non potest delegare (il delegato non può delegare se stesso). L'atto è inesistente. Io lavoro e agisco per conto di qualcuno che mi delega. Dev'essere un terzo rispetto a me".
Filippo Roma delle Iene è andato a incontrare Virginia Raggi durante il Natale di Roma per chiederle spiegazioni sulla validità della delega di presentazione della sua candidatura, e la Raggi fra un sorriso e una battuta ha rispedito il tutto ai suoi delegati Morricone e Canali di cui sopra, che successivamente hanno presentato una diffida alle Iene. Insomma, le firme per la Raggi vengono dal futuro e sono sotto la supervisione di delegati che, stando all'analisi di autorevoli esperti giuridici, delegano se stessi... un caso kafkiano a dir poco, oltre che piuttosto nebuloso.
Sarà per evitare ulteriori problemi e gaffe che la Raggi ora si fa accompagnare da Roberto Sorbello, il "mister Wolf" che guidava il Cerimoniale alla Camera e che conosce tutti i segreti e misteri delle stanze dei bottoni, avendo affiancato personaggi di ogni credo e schieramento, Luciano Violante, Pier Ferdinando Casini, Fausto Bertinotti, fino ad arrivare alla pensione con Laura Boldrini? Il suo viso rubicondo e baffuto spuntava infatti nell'entourage della Raggi, attento a carpire ogni frammento della conversazione fra la sindaca e Filippo Roma.
"Mister Wolf" saprà aiutare la povera Virginia a districarsi dall'ennesimo ginepraio nel quale si dibatte o la sindaca di Roma farà la fine dei suoi colleghi deputati siciliani? Dal Campidoglio, le gole profonde sostengono che la Raggi non dorme sonni tranquilli, specie dopo la scarcerazione di Raffaele Marra, e le firme anomale potrebbero essere l'ennesimo macigno sulla sua giunta traballante.