Cronache

Mafia, Massimo Giletti nel mirino dei boss : "Sta scassando la minchia..."

Cosa Nostra ha messo nel mirino il conduttore di "Non è l'Arena", tutto svelato nel libro "U siccu-Matteo Messina Denaro", in uscita

Mafia, Massimo Giletti nel mirino dei boss : "Sta scassando la minchia..."

Massimo Giletti, il conduttore di "Non è l'Arena" su La7, sarebbe finito nel mirino della mafia. Lo rivela un libro in uscita di Lirio Abbate, "U Siccu - Matteo Messina Denaro" (Rizzoli). Parole inequivocabili - si legge su Repubblica - quelle intercettate dal carcere e pronunciate dal boss delle stragi di mafia Filippo Graviano: "Quell’uomo… di Giletti e quel… di Di Matteo stanno scassando la minchia". L’11 maggio scorso, il boss palermitano non ha utilizzato mezzi termini all’ora d’aria per commentare l’ultima puntata di Non è l’Arena, andata in onda la sera precedente. Parlando con lo ndranghetista Maurizio Barillari diceva ad alta voce, come se volesse essere sentito dagli agenti del Gom (il reparto mobile della polizia penitenziaria) che lo sorvegliavano: "Il ministro fa il suo lavoro e loro rompono il…". Si era parlato di scarcerazioni nel talk di Giletti e del caso sollevato dal pm Nino Di Matteo, per la mancata nomina a direttore delle carceri.

Il giorno dopo, Giuseppe Graviano scriveva alla moglie, Rosalia Galdi: "Purtroppo questa è l’Italia, politici e magistrati litigano per i loro imbrogli e fanno leggi restrittive, sempre per celare i loro malaffari, contro chi è stato ristretto, tipo la polemica di questi giorni, altresì hanno messo, come di consueto, il mio nome che non c’entra niente". Le parole dei boss sono finite in alcune informative del Gom: «La sera del 10 maggio, quasi tutti i detenuti al 41 bis erano davanti al televisore", hanno scritto gli agenti della polizia penitenziaria.

MAFIA: GILETTI, 'MI HA CHIAMATO BONAFEDE MA RESTA GRAVE IO ABBIA SAPUTO DI MINACCE SOLO OGGI'

"Prendo atto che mi abbia chiamato poco fa il ministro della Giustizia Bonafede e sono contento che lo abbia fatto, ma ribadisco che forse avrei dovuto sapere prima delle minacce del boss Graviano nei miei confronti. Mi sarebbe piaciuto non apprenderlo da un giornale ma che qualcuno mi chiamasse per dirmelo...". Lo ha detto all'Adnkronos il giornalista e conduttore tv Massimo Giletti, che poco fa ha ricevuto la telefonata dal Guardasigilli Alfonso Bonafede, in seguito alla notizia delle minacce che gli sono state rivolte dal boss mafioso Filippo Graviano dal carcere in cui è detenuto.

"Avrei voluto saperlo prima che uscissero queste gravi notizie - dice ancora Giletti - Le istituzioni lo sapevano da maggio ma non sono stato avvertito. Apprezzo la telefonata di Bonafede, certo, ma il mio rammarico è che l'ho appreso oggi da un giornale e francamente non è il massimo, vista la delicatezza della questione". Come scrive oggi Repubblica, che cita il libro di Lirio Abbate 'U siccu' dedicato al boss Matteo Messina Denaro, lo scorso 11 maggio, all'indomani della trasmissione 'Non è l'Arena' di Giletti, in carcere, il boss Filippo Graviano avrebbe detto a un codetenuto 'Giletti sta scassando la minchia...'.

Frase trascritta in una relazione del Gom. E poi il capomafia se la prende anche con il consigliere del Csm Nino Di Matteo. Giletti questa mattina si era detto "preoccupato" per il fatto che nessuno lo avesse informato delle minacce. "Spero che qualcuno mi risponda su questo", aveva detto all'Adnkronos. Poco fa il giornalista ha ricevuto la telefonata dal  ministro Bonafede. "Sono contento - ribadisce il conduttore - ma continuo a dire che avrei dovuto saperlo prima e non da un giornale...".