Cronache
Mafia, maxi operazione antidroga a Catania. 101 arresti

Smantellate 12 piazze di spaccio gestite dalla mafia nel rione di San Giovanni Galermo. Pentito il reggente del clan
Maxi blitz a Catania nel suk della droga organizzato sul modello di 'Gomorra'
Sono 101 le persone indagate, raggiunte da un provvedimento del Gip su richiesta della procura distrettuale antimafia di Catania. All’operazione prendono parte 500 militari dell’Arma del comando provinciale della città siciliana, supportati dai reparti specializzati dell’Arma (Compagnia di Intervento Operativo del XII° Reggimento “Sicilia”, Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, Nucleo Elicotteri e Nucleo Cinofili), disarticolate 12 piazze di spaccio, radicate nel rione di San Giovanni Galermo, tra le vie Egadi, Capo passero, Pantelleria e Ustica, roccaforte storica del traffico e della vendita di stupefacenti nel capoluogo etneo.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo e della finalità mafiosa, e per detenzione illegale e porto di armi da fuoco.
L’indagine dei militari del nucleo operativo della compagnia carabinieri Fontanarossa ha scoperto che le diverse squadre che gestivano le piazze di spaccio godevano di una chiara autonomia sotto il profilo della competenza territoriale e della gestione organizzativa, ma agivano comunque sotto il diretto controllo del gruppo Nizza aderente alla famiglia di Cosa Nostra catanese dei Santapaola–Ercolano, che imponeva ai “capi piazza” il rifornimento esclusivo dello stupefacente dal medesimo gruppo, nonché i costi e i quantitativi di stupefacente da acquistare. Le bande di trafficanti e spacciatori potevano contare su un potentissimo arsenale composto da armi da guerra e comuni che utilizzavano negli scontri a fuoco con i rivali.
Operazione "Skanderberg", pentito il reggente del clan
Al centro dell'operazione 'Skanderbeg' ci sono le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, dei quali uno era il reggente del clan. Si tratta di Dario Caruana e Silvio Corra. Quest'ultimo, in particolare, aveva preso le redini del clan Nizza, da cui si rifornivano i pusher, sostituendo Lorenzo Michele Schillaci, 56 anni, finito in manette l'8 novembre 2019 per porto abusivo di arma. Il collaboratore di giustizia ha fornito un dettagliato report sui fornitori della droga che riguardano la Campania per la maggior parte della marijuana e della calabria per quanto riguarda la cocaina. In particolare Corra ha spiegato agli investigatori che la cocaina veniva acquistata a 40 mila euro al chilo e venduta a 60 mila euro con un notevole guadagno per la criminalità mafiosa del clan Santapaola-Ercolano. Le indagini dell'operazione dei carabinieri di Catania si sono allungate dall'ottobre 2018 al maggio 2019, con l'ausilio di attività tecniche di intercettazione e di videoripresa.
Tofalo: "Un successo dello Stato"
“Congratulazioni ai Carabinieri del Comando provinciale di Catania che hanno portato a termine una vasta operazione antimafia, smantellando 12 piazze di spaccio del clan Nizza. L’importante risultato conseguito rappresenta un successo dello Stato che non abbassa mai la guardia". Lo dichiara il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo al termine dell’operazione Skanderbeg, sottolineando che "un altro duro colpo è stato messo a segno contro le organizzazioni criminali e mafiose. Grazie a tutti gli uomini e alle donne dell’Arma dei Carabinieri - conclude il sottosegretario - che continuano a lavorare con massimo impegno, dedizione e professionalità anche in un momento delicato a causa dell’emergenza sanitaria”.