Manchester: 2 nuovi arresti in indagini per attentato all'arena
Attentato a Manchester, sale a 11 il numero degli arresti
La polizia britannica ha effettuato altri due arresti nel quadro delle indagini sull'attentato all'arena di Manchester. I due uomini, di 22 e 20 anni, sono stati catturati dopo che la porta dell'appartamento dove si trovavano era stata fatta saltare con un'esplosione controllata. Il totale degli arrestati nelle indagini sale cosi' a 11.
Manchester: Guardian, estremismo vince la guerra sui social
Social media sotto accusa nella lotta al terrorismo. Nel Regno Unito e in tutta Europa cresce la sensazione che i colossi web non stiano facendo tutto il possibile per eliminare i contenuti estremisti presenti sulle loro piattaforme. Tanto che all'indomani della strage di Manchester, il premier britannico Theresa May ha annunciato che chiedera' al G7 un aumento del pressing sui social e il partito conservatore spinge per l'adozione di nuove norme, contenute nelle Technical Capability Notices, che prevedono una serie di procedure che i social sarebbero obbligati ad attivare. Su Internet pullulano video e messaggi di propaganda estremista, basti pensare ai numerosi video tutor su come produrre una bomba o ai numerosi incitamenti e celebrazioni alla violenza. Gli stessi sostenitori dello Stato Islamico sono esperti di informatica e sanno sfruttare al meglio le tecnologie. Durante l'attacco di Manchester, sui siti venivano pubblicati hashtags, meme, istruzioni e infografiche, in modo virale. "Sono sempre molto veloci", ha detto al quotidiano The Guardian, una fonte coinvolta nel monitoraggio dell'estremismo online. "Tentano di sfruttare gli attacchi e il caos. L'Isis spiega ai suoi 'fan' come intromettersi online". Ci sono numerose prove che dimostrano come le piattaforme on line vengano utilizzate per diffondere l'odio, l'abuso e l'estremismo. E questa tendenza continua a crescere a un tasso allarmante. I moderatori di Facebook, al The Guardian, hanno confermato la "missione impossibile" nel dover bloccare l'estremismo online. In un singolo mese, i moderatori hanno identificato piu' di 1.300 post che hanno potenziali legami con il terrorismo. E tutto questo e' solo la punta di un iceberg. L'azienda di Zuckerberg, rivela sempre il Guardian, ha un software per impedire la circolazione di alcune immagini e sta investendo molto sull'intelligenza artificiale. Ma la verita' e' che, per quanto numerosi siano i moderatori o gli algoritmi, tutto cio' non potra' essere sufficiente perche' i terroristi e i loro sostenitori, come ha affermato, un esperto al quotidiano britannico si adattano rapidamente e sembra sempre che siano un passo avanti.