Cronache

Manchester, i servizi avvertiti da 5 anni della radicalizzazione

I servizi segreti sapevano da 5 anni della radicalizzazione di Salman Abedi. Polemica fra Uk e Usa sulla fuga di notizie. Trump a May: "Puniremo i responsabili"

Manchester: altri due uomini arrestati all'alba, 8 in totale

La polizia di Manchster ha arrestato stamane all'alba due uomini sospettati di appartenere alla cellula jihadista che ha aiutato il kamikaze, Salman Abedi, che lunedi' sera si e' fatto saltare in aria uccidendo 22 persone e ferendone 59 al termine di un concerto. Lo rende noto la polizia di Manchester su Twitter. Uno dei sospetti e' stato fermato durante una perquisizione a Withington, quartiere meridionale della citta'. Il secondo e' stato invece fermato nella zona di Manchester. In totale sono al momento 8 gli uomini sotto custodia, a partire da Ismail Abedi, fratello maggiore del kamikaze. Una donna arrestata ieri sera e' stata rilasciata nella notte.

Manchester: 007 da 5 anni avvertiti della radicalizzazione del kamikaze

Mentre la polizia britannica da' la caccia ai complici di Salman Abedi, il kamikaze che lunedi' sera si e' fatto saltare in aria al termine di un concerto a Manchester, uccidendo 22 persone e ferendone 59, emergono enormi falle nel sistema di sicurezza britannico. Un parente di Abedi aveva avvertito all'inizio dell'anno l'MI5 (i servizi segreti interni) che Abedi era diventato pericoloso. Non solo. Il Daily Telegraph riferisce che Abedi era stato ripetutamente segnalato alle autorita' per le sue prese di posizione estremiste ma non e' mai stato fermato ne' interrogato dalla polizia. L'antiterrorismo britannica e' finita nel mirino proprio perche' malgrado le denuncie degli amici secondo i quali Salman andava in giro sostenendo che per lui "essere un kamikaze era okay", non fece nulla. Fonti della polizia sostengono che ben in 5 distinte occasione le autorita' erano state informate della pericolosita' di Salman nei 5 anni precedenti l'attentato di lunedi. Tra queste il quotidiano conservatore ricorda che l'MI5 aveva cercato di verificare i contatti tra Salman e un esperto artificere che viveva nella sua stessa strada a Manchester. Due anni fa un leader della comunita' musulmana di Manchester aveva segnalato che Abedi era pericoloso "perche' riteneva che fosse coinvolto in attivita' terroristiche ed estremistiche".

Quando venne allontanato dalla moschea di Didsbury per le sue prese di posizione estremiste, arrivando a usare toni irrispettosi contro l'imam, venne anche in quel caso segnalato all'ufficio del ministero dell'Interno per la prevenzione della radicalizzazione. Inutilmente Intanto nella ricostruzione delle ultime ore di vita di Abedi e' emerso che aveva affittato un appartamento, non era tornato a casa sua a Manchester temendo forse di essere intercettato dai servizi di sicurezza, tramite una piattaforma web di affitti a breve termine nei giorni prima dell'attentato. Appartamento dove e' rimasto fino alle 19 prima di iniziare a muoversi verso la Manchester Arena dove si e' fatto saltare in aria alle 22,30. Appartamento di Granby Row dove sono stati miscelati i composti chimici per la realizzazione materiale dell'ordigno da Abedi, prima che lo stesso ordigno venisse poi assemblato, con i chiodi e le biglie di ferro disposte a raggio intorno all'esplosivo, in un altro luogo. Delle 7 persone arrestate finora in Gran Bretagna, una donna e' stata rilasciata nella notte, ma la caccia al resto della cellula jihadista che secondo la polizia ha aiutato Abedi punta ad individuare lelemento piu' prezioso: l'artificere che ha realizzato l'ordigno, che come rivelato ieri dal New York Times, era troppo sofisticato per essere realizzato dallo stesso kamikaze.

Manchester: trovato materiale per nuovi attentati

Nel corso delle perquisizioni nella zona di Manchester, a seguito dell'attentato di lunedi' in cui sono state uccise da un kamikaze 22 persone e 59 sono rimaste ferite, la polizia ed i servizi di sicurezza hanno trovato materiale adatto per nuovi "imminenti attacchi". E' quanto rivela il quotidiano britannico Independent secondo il quale un ordigno e' stato neutralizzato tramite un'esplosione controllata mentre fonti investigative ritengono che ci sia la concreta possibilita' che ci sia dell'altro esplosivo ancora da trovare. Da meno di 48 ore il governo ha portato l'allerta terrorismo a livello "critico", il piu' alto in una scala di 5, che significa che le autorita' ritengono alta la possibilita' di un attacco imminente. Il premier Tehresa mAy, che oggi sara a Bruxelles per il summit Nato, ha anche deciso di abbreviare la sua presenza al G7 di Taormina limitandosi a partecipare solo alla riunione di venerdi' tornando nella stessa serata a Londra. Non solo. IL governo ha anche dato il via alla Operazione Temeperer, preparata dopo l'attacco di Parigi del 13 novembre 2015 in cui un commando di Isis massacro 130 persone, che prevede lo schieramento di fino a 3.800 soldati nelle strade del Regno Unito. I primi 1.000 sono stati posizionati nelle zone sensibili di Londra.

Manchester: la fuga di notizie e la polemica Uk-Usa

Intanto è crisi per la fuga di notizie. I servizi di intelligence britannici sono infuriati per le foto dell'ordigno pubblicato dai media americani e la polizia britannica ha interrotto la condivisione di informazioni con gli Stati Uniti. Anche la premier Theresa May si è detta molto irritata: "Discuterò con Trump della fuga notizie su attacco a Manchester al vertice Nato di Bruxelles" ha fatto sapere la leader britannica al termine della riunione del comitato di emergenza di alto livello (Cobra), e ha aggiunto: "Dirò chiaramente al presidente Usa che le informazioni di intelligence che vengono condivise dalle agenzie per la sicurezza devono rimanere al sicuro". Detto, fatto e il presidente Usa, all'avvio del vertice Nato a Bruxelles, prima ha chiesto un minuto di silenzio per le vittime di Manchester poi, scusandosi con la premier britannica, ha garantito: "Andremo fino in fondo per trovare i responsabili, queste fughe di notizie sono una minaccia per tutti". Annunciando anche un'inchiesta del dipartimento di Giustizia e di altre agenzie interessate affinché gli autori "siano perseguiti". "Non c'è relazione per noi più importante della relazione speciale tra Stati Uniti e Regno Unito", conclude il presidente Usa.