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Mara Favro, la storia e l'inchiesta sulla donna scomparsa ed uccisa in Val di Susa
Il dna ha confermato che le ossa trovate appartengono alla donna scomparsa nel marzo 2024. Due gli indagati

Mara Favro, la storia dell'omicidio della donna scomparsa in Val di Susa
Marzo 2024, la notte tra il 7 ed 8 marzo, esattamente un anno fa, veniva denunciata la scomparsa di Mara Favro, una donna di 51 anni. A denunciare la cosa il fratello della donna. Immediate le indagini.
I fatti
Immediatamente gli inquirenti si sono trovati davanti a due versioni opposte sulla sera della scomparsa. La vicina di casa della vittima infatti ha dichiarato di essere andata a casa di Mara alle 21.30 per lamentarsi della musica ad alto volume che proveniva dal suo appartamento. La vicina ha aggiunto che Mara le ha aperto e che l'ha vista ballare a piedi nudi in casa.
Diverso invece il racconto fatto dal titolare della pizzeria "Don Ciccio" di Chiomonte dove Mara lavorava come cameriera. Secondo l'uomo, infatti, la donna "quella sera era regolarmente al lavoro fino alle 2 di notte salvo tornare indietro poco dopo in autostop perché aveva dimenticato le chiavi quel punto essere uscita di nuovo per recarsi a casa".
Si pensa anche a una fuga volontaria. L’ex compagno della donna, con cui ha avuto una figlia, manda un messaggio il 9 marzo a un amico in cui si dice preoccupato della sua scomparsa. Ma a Susa la gente è convinta che la donna viveva per la figlia e non l'avrebbe mai lasciata sola volontariamente. Ci sono anche diversi messaggi inviati dal cellulare della donna quella sera dal contenuto farneticante e confuso. Sono in molti a sospettare che alla fine non sia stata lei stessa a inviarli. L'ultima traccia del cellulare della vittima porta gli investigatori nella zona boschiva di Gravere, sempre in Val di Susa, non molto lontano dal luogo della scomparsa.
L'inchiesta
L'inchiesta sulla scomparsa è condotta dalla procura di Torino e coordinata dal procuratore aggiunto Cesare Parodi; a novembre vengono iscritti nel registro degli indagati due uomini per omicidio e occultamento di cadavere: si tratta di Vincenzo Milione, titolare della pizzeria, e Cosimo Esposito, ex pizzaiolo trasferitosi nel frattempo lontano dalla Val di Susa.
A inizio marzo 2025 nella zona dei boschi di Gravere, dopo mesi e mesi di ricerche, vengono recuperati degli occhiali da sole e dei resti di un corpo umano. Poco lontano anche un reggiseno da donna. Vengono stabiliti dei test del dna per risalire all'identità del corpo ritrovato. Il 7 marzo le analisi confermano i sospetti dei magistrati: le ossa ritrovate appartengono a Mara Favro. La Procura ha stabilito l'autopsia per cercare di capire le cause della morte della donna. L'ipotesi è che sia stata uccisa e il corpo poi gettato in un dirupo.