Cronache

Maradona,la relazione proibita con Heather Parisi e il file segreto nel suo pc

La love story risale agli anni '80, quando il fuoriclasse argentino era sposato. E spunta una cartella sul pc, il suo ultimo desiderio era tornare a Cuba

Maradona, la relazione proibita con Heather Parisi e il file segreto nel pc

La morte di Maradona si porta con sè segreti mai svelati. Tra questi ne sono emersi due molto particolari. Il primo riguarda una "proibita" love story tra il Pibe de Oro e una tra le più famose show girl degli anni '80 in Italia, Heater Parisi. L'altro è relativo ad un sogno nel cassetto di Diego. La Parisi, per la prima volta, con un post su Instagram, affronta le indiscrezioni, tornate alla ribalta dopo la morte del fuoriclasse argentino, lo fa con un giro di parole ma non smentisce l'indiscrezione. La risposta - si legge sul Corriere della Sera - arriva tramite un messaggio scritto da un utente al figlio Dylan Maria: "Sarà triste la tua mamma è morto il suo amante di gioventù Diego Armando Maradona... dille che è inutile bloccare le persone quando dicono la verità... baci... se cerchi su Internet trovi le foto del loro flirt, peccato che fosse sposato". Criptica la risposta di Heater Parisi. "La verità, quando esiste una verità, non va mai enunciata, ma va sempre dimostrata. Ma della verità non possiamo mai avere certezza, nemmeno quando la raccontiamo avendola vissuta".

L'altra indiscrezione su Maradona, invece, è relativa ad un suo "ultimo desiderio", il Pibe de Oro custodiva un file segreto sul suo computer, una cartella nominata "Piano per il ritorno a Cuba". L’ultima speranza - prosegue il Corriere - e il destino a breve erano scritti nelle tre parole d’un file. Maradona ci sperava, lo chiedeva: rimandatemi nella mia Isla Feliz. L’unico posto dove Diego credeva di potercela fare. L’estremo luogo di un’anima persa. Il buen retiro da tutto. Un po’ per calmarlo, un po’ perché forse ci credeva pure lei, la giovane psichiatra Agustina Cosachov ci stava lavorando. E assieme allo psicologo Carlos Diaz stava programmando, appena possibile, il trasporto di Maradona alla Pradera, nel centro di disintossicazione che l’aveva già curato tanto tempo fa: nell’Avana dove il Pibe aveva lasciato cinque anni di memorie (e tre figli).