Cronache

Mediaset, Cosimo Ferri punito dal Csm con due anni di perdita di anzianità

Ferri accompagnò a palazzo Grazioli Amedeo Franco, membro del collegio di Cassazione che condannò l'ex premier, per almeno tre volte tra il 2013 e il 2014

Processo Mediaset, portò a casa di Berlusconi il giudice “pentito”: il Csm lo punisce

Perdita di due anni di anzianità: è la sanzione decisa dalla sezione Disciplinare del Csm per Cosimo Maria Ferri, magistrato in aspettativa ed ex deputato, finito a processo perché accusato di avere tenuto un "comportamento gravemente scorretto” violando “i doveri di imparzialità e correttezza" nei confronti dei giudici della Cassazione per avere accompagnato per tre volte nella casa romana di Silvio Berlusconi, tra il 2013 e il 2014, il giudice relatore del processo Mediaset, Amedeo Franco, il componente della Sezione feriale che nell’agosto 2013 confermò la condanna (a 4 anni) del leader di Forza Italia per frode fiscale.

La procura generale della Cassazione aveva chiesto per Ferri, all’epoca dei fatti sottosegretario alla giustizia in quota Forza Italia, la sospensione dalle funzioni e dallo stipendio per 6 mesi, ritenendo che avesse avallato la posizione del giudice Franco (morto nel 2019) che prendeva le distanze dai suoi colleghi definiti "plotone di esecuzione", e dalla sentenza.

"I magistrati sono stati accusati di essere dei congiurati, questo è il fulcro della contestazione” ha spiegato il sostituto pg Giovanni di Leo in udienza, precisando che “non ci sono dubbi sul fatto che Ferri sapesse che cosa Franco volesse andare a dire a Berlusconi”. La difesa di Ferri, rappresentata dall’avvocato Luigi Panella, ha sollecitato “l'assoluzione, perché l'illecito disciplinare non sussiste".

E anche lo stesso incolpato ha ribadito al collegio di non avere "mai parlato male di nessuno. Svolgevo un ruolo politico, facevo il sottosegretario. Sono stati espressi su di me giudizi politici e morali, che vanno al di là della stessa incolpazione. Non ho detto una sola parola che abbia offeso o denigrato un collega, Franco non si era rivolto solo a me, si era rivolto a tutti. Ho la coscienza a posto”.