Cronache
Mediaset, giudici Ue danno ragione a Vivendi. Si riapre la partita per Bollorè
Il titolo del Biscione corre a Piazza Affari
“La disposizione italiana che impedisce a Vivendi di acquisire il 28% del capitale di Mediaset è contraria al diritto dell’Unione”. Così la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea sulla vicenda Mediaset-Vivendi. “Tale disposizione - si legge ancora - costituisce un ostacolo vietato alla libertà di stabilimento, in quanto non è idonea a conseguire l'obiettivo della tutela del pluralismo dell’informazione”. I giudici Ue erano chiamati a pronunciarsi sul ricorso proposto da Vivendi contro la decisione dell’Agcom, che aveva ‘congelato’ al 9,9% le quote azionarie in Mediaset della società francese in forza della legge italiana sul Sistema integrato di comunicazioni. Vivendi contesta anche la compatibilità della legislazione nazionale con il diritto dell’Unione.
“La disposizione italiana - si legge ancora nella sentenza dei giudici della Corte di Giustizia europea sulla disputa Mediaset-Vivendi - fissa soglie che, non consentendo di determinare se e in quale misura un’impresa possa effettivamente influire sul contenuto dei media, non presentano un nesso con il rischio che corre il pluralismo dei media”. Da qui la decisione sull’incompatibilità della legge italiana con il quadro normativo europeo in seguito alla richiesta avanzata dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio che si era rivolto alla Corte di giustizia dell’Unione europea per verificare se la normativa italiana fosse compatibile con la libertà di stabilimento sancita dall'articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Nello specifico, la legge contestata “ha l'effetto di impedire ad una società di un altro Stato membro, i cui ricavi realizzati nel settore delle comunicazioni elettroniche a livello nazionale, anche tramite società controllate o collegate, sono superiori al 40% dei ricavi complessivi di tale settore, di conseguire nel Sic (sistema integrato delle comunicazioni, ndr) ricavi superiori al 10% di quelli del sistema medesimo”.
Immediata la reazione della Borsa dove il titolo del Biscione scatta guadagnando quasi il 5% a 1,576 euro. A Parigi, invece, il titolo Vivendi sale dello 0,83%.