Cronache
Messina Denaro, latitanza con i soldi delle scommesse e la parrucca da donna




Il suo vicino di casa era un insospettabile, a 500 metri abita il fratello del caposcorta di Borsellino morto in via D'Amelio: "Non sapevo niente"
Messina Denaro, nel covo il taccuino in cui segnava tutte le spese
La cattura del capo della mafia Matteo Messina Denaro continua a tenere banco. Le perquisizioni a tappeto dei Ros a Campobello di Mazara nel Trapanese, hanno fatto emergere una serie di covi e di abitazioni in cui il boss ha vissuto e lasciato tracce tangibili della sua presenza. Servivano tanti soldi a Matteo Messina Denaro - si legge sul Corriere della Sera - per vivere nel lusso che ha sempre inseguito. Abiti griffati, cene, auto, orologi costosi, gioielli e, nonostante una vita alla macchia, cene da 700 euro. Denaro, ovviamente contante, di cui il capomafia disponeva senza sforzo e che rendicontava in una sorta di taccuino, trovato nel suo ultimo covo a Campobello di Mazara. Un libretto con le uscite mensili che a volte arrivavano anche a 7.000 euro. Gli investigatori azzardano un’ipotesi e puntano il dito su una delle storiche fonti di guadagno del capomafia: le scommesse e i giochi online, attività in cui di denaro liquido ne gira tanto.
Resta, inoltre, il mistero su un altro oggetto trovato: una parrucca da donna. Si esclude - prosegue il Corriere - che possa essere servita a Messina Denaro per travestirsi e non farsi riconoscere. Più probabile che sia appartenuta a una delle donne che avrebbero frequentato il padrino. E a sorpresa, spunta un vicino di casa davvero insospettabile, a pochi metri da uno dei covi del boss abita il fratello del caposcorta di Borsellino, morto nell'attentato di via D'Amelio. "Io - rivela Salvatore Catalano - ci vivo da 30 anni. Non è vero che Campobello l’ha coperto, qui c’è molta paura, c’è una grande apatia, ma i veri fiancheggiatori a quanto pare si contano sulle dita di una mano. Il covo è a 500 metri da casa mia, la cosa mi fa rabbioso e incredulo, però di sicuro prevale la soddisfazione per l’arresto dell’ultimo stragista. Stamattina ho guardato la foto di mio fratello: mi sembrava che i suoi occhi per la prima volta fossero gioiosi. Ora so che il suo sangue non è stato versato invano. Sono rimasto commosso per le mille persone che hanno sfilato in corteo in paese per protestare contro la mafia".