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Mestre, l'autopsia sull'autista: "Nessun malore". Il bus elettrico nel mirino

Di Redazione Cronache

L’esame deve essere ancora concluso. Ma dalle prime analisi non ci sono evidenze chiare di un problema di salute. Torna viva l'ipotesi del guasto al pullman

Strage Mestre, l'autopsia sull'autista apre scenari inediti sulle cause

La strage di Mestre, costata la vita a 21 persone e il ferimento di altre 15, continua a far discutere. Le indagini proseguono sulle possibili cause e l'autopsia sul corpo dell'autista rivela un dettaglio non da poco che rischia di stravolgere totalmente la questione. L’autista del pullman Alberto Rizzotto precipitato dal cavalcavia non avrebbe avuto alcun malore mentre era alla guida. Anche se il condizionale per ora è d’obbligo, lo dicono - riporta Il Corriere Veneto - i primi esiti dell'autopsia. Ai quali però manca ancora un accertamento fondamentale, quello sul cuore. Il primo esito dell’indagine sul corpo dell’uomo però dice che non ci sono evidenze chiare di un malore.

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Se i risultati dell'autopsia dovessero confermarsi - prosegue Il Corriere Veneto - gli inquirenti dovranno concentrarsi sull'altra ipotesi ancora sul tavolo. Ovvero quella del guasto. Anche se poi l'ipotesi dovrà accordarsi con la dinamica dell'incidente ricostruita dalle telecamere di sicurezza. I fatti si sono verificati sul cavalcavia della Vempa, mentre il bus della società La Linea spa, venduto dal Gruppo Ferrovie Nord Milano a privati nel 2022, è un modello E-12 del colosso cinese Yutong (numero uno al mondo nel settore). Il modello ha una propulsione esclusivamente elettrica e 400 km di autonomia assicurati da pacchi batteria per complessivi 350 kW collocati sul tetto, una posizione considerata sicura. Sono tre al momento gli indagati in questa drammatica vicenda ancora tutta da decifrare.