Cronache

Meteo estate 2021: prime proiezioni. Super-caldo? Ecco le risposte

Meteo estate 2021, caldo torrido e africano come nel 2003? Le risposte, primissime

L'estate sembra ancora lontana. Tuttavia, tra un inverno che ogni tanto torna a far capolino e una primavera che con prepotenza vorrebbe farsi strada, inizia a preoccupare un po' gli esperti la configurazione meteo-climatica che potremmo trovarci a vivere nel prossimo semestre.La prossima stagione estiva sarà contraddistinta da un caldo continuo come quella del 2003? Facciamo il punto della situazione analizzando le prime proiezioni ufficiali per giugno e luglio.

Per rispondere a questa domanda dobbiamo affidarci alle cosiddette proiezioni climatiche sul lungo periodo: un tentativo di predire, con molto anticipo, l'andamento meteorologico a grandi linee su vaste scale areali. Un metodo per effettuare le previsioni stagionali consiste nel valutare una serie di indici (solari, atmosferici, oceanici e altro) e le possibili teleconnessioni ("se in questa parte del pianeta succede così, allora statisticamente dopo po’ di tempo in quell’altra parte del pianeta succederà cosà…"). In Europa leader del settore è il Centro Europeo per la Previsione Meteorologica a Medio termine, ECMWF, di Reading (UK).

Ebbene, le prime tendenze stagionali confermano anomalie termiche positive anche di ben +1,5° C per il bimestre giugno-luglio rispetto agli ultimi 30 anni. Ma questo cosa significa? Ad una prima occhiata 1 solo grado di differenza potrebbe sembrare poco ma, da un punto di vista climatologico, si tratta di un valore di tutto rispetto, un campanello d'allarme. Si perché questo potrebbe essere un segnale di possibili ondate di calore dal continente africano già nella prima parte di stagione con la possibilità di raggiungere se non superare durante alcune giornate i 30°C. Una soglia che come sappiamo, unita anche alla quantità di umidità presente nell'aria, fa la differenza tra il benessere e i primi segnali di disagio.

Con queste premesse, attenzione ai fenomeni estremi: le cronache degli ultimi anni ci hanno abituati ad una vera e propria estremizzazione del clima anche alle nostre latitudini. Grandine e forti temporali, i cosiddetti nubifragi, potrebbero giocoforza alternarsi alle incursioni roventi africane.Ad oggi, è bene chiarirlo, non possiamo avere la certezza matematica che tutto ciò avvenga, ma tutti gli indizi ci portano dalla stessa parte, ovvero verso scenari abbastanza estremi.Pur sussistendo un certo margine di aleatorietà, quanto detto è tutto vero; non si tratta certamente di previsioni campate per aria, ma di uno dei principali degli scenari proposti dall'autorevolissimo Centro Europeo, con sede a Reading.

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