Cronache
Meteo, neve in pianura. Ecco dove e quando
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
L'Italia è nella morsa dello smog. Città bloccate per l'alto livello di pm10. Ma ben presto tutto ciò finirà. E' infatti in arrivo una svolta nel clima, come spiega ad Affaritaliani.it il colonnello Mario Giuliacci (http://www.meteogiuliacci.it). "Tra giovedì e venerdì arriverà una perturbazione dall'oceano Atlantico che scaccerà finalmente via l'anticiclone che è sull'Italia ormai da un mese e mezzo. In realtà, l'alta pressione si spezzerà in due: il primo troncone si sposterà sulla Scandinavia e il secondo andrà sulla Spagna e sul Marocco. Di fatto, la perturbazione atlantica si incuneerà tra i due pezzi di anticiclone". Quali conseguenze per il nostro Paese? "Nel mar Mediterraneo si creerà un ciclone in prossimità della Sardegna. Un centro di bassa pressione tra l'1 e il 2 gennaio. Con l'uscita di scena dell'alta pressione - spiega Giuliacci - spariranno anche gli effetti negativi che abbiamo conosciuto finora, come la nebbia, lo smog, l'assenza di piogge e quindi la grave siccità e la carenza di neve sulle Alpi".
Ma attenzione, non finisce qui. "Il troncone di alta pressione sulla Scandinavia sospingerà aria dalla Russia verso i Balcani e da qui poi quest'aria travaserà sull'Adriatico tra l'1 e il 2 e interesserà tutta l'Italia, ma soprattutto il Nord e le regioni adriatiche. Si tratta di aria fredda che proviene dalla Russia ma non è il famigerato Burian. Dallo scontro di queste due masse d'aria diverse nasceranno piogge e nevicate tra il 2 e il 4 gennaio".
Le piogge interesseranno "quasi tutto il Centro-Sud, Roma compresa. Ma saranno più forti e persistenti sulle regioni tirreniche. Possibili anche sulle Venezie, sulla Liguria e sulle due isole maggiori". E la neve? "E' quasi certa sulle Alpi centro-occidentali e sull'Alto Adige con accumuli di oltre 20 centimetri sulla Val d'Aosta e sulle Alpi occidentali, mentre in Alto Adige gli accumuli saranno di 10-15 cm".
Non solo. "E' probabile - sottolinea Giuliacci - che la neve scenda anche sulle pianure del Piemonte e della Lombardia, soprattutto occidentale. Leggermente più alta la probabilità di neve su Torino che su Milano, ma sul capoluogo lombardo al momento le possibilità che nevichi sono intorno al 35%. Qualora ci fossero, le nevicate in pianura si verificheranno tra la sera di sabato e la notte di domenica. L'aria mite e umida spinta dal ciclone sulla Sardegna scorrerà sopra l'aria fredda e quindi più pesante in arrivo dai Balcani. La neve, oltre che su Torino e Milano, è possibile anche su tutte le città del Piemonte e su quelle della Lombardia occidentale, come ad esempio Varese e Pavia".
Successivamente, "è probabile che intorno all'Epifania, il 6 gennaio, arrivi un'altra perturbazione dall'Atlantico. Al momento, quindi, almeno per una decina di giorni non è previsto il ritorno dell'alta pressione".