Cronache
Migranti, "facciamo una sorpresa a Salvini". Casarini e le false gravidanze
"Zitti eh, se lo scopre la destra...". Le intercettazioni svelano il piano dell'Ong del gruppo dell'ex no global, con l'appoggio di "Avvenire" e "Repubblica"
Migranti, le chat tra Casarini e i giornalisti di Avvenire. Il piano politico dietro ai salvataggi in mare
Continua a tenere banco l'inchiesta che ha travolto l'ex no global Luca Casarini e il suo gruppo. La Procura di Ragusa ha aperto un fascicolo per "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina", nel mirino sono finiti anche i finanziamenti della Chiesa, si parla di circa 2mln di euro. Le carte dell'inchiesta - si legge su La Verità - mostrano anche come i vescovi e il loro organo di stampa "Avvenire", abbiano usato le notizie per fare politica. Nel mirino sono finiti i rapporti molto stretti tra il giornalista Nello Svavo del quotidiano della Cei e don Mattia Ferrari, il cappellano a bordo della Mar Jonio. Un legame che, già nel 2019, permetteva al prete di poter anticipare a Casarini e al suo socio Giuseppe Caccia, gli articoli che il giornalista avrebbe pubblicato. Nelle chat tra il gruppo di Casarini e i giornalisti di Avvenire del 28 aprile 2019 viene esposto il piano per "cogliere di sorpresa il Truce (Salvini), all'epoca ministro dell'Interno.
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"Ciao Luca, stiamo organizzando con Repubblica l'uscita in esclusiva e in tandem circa don Mattia a bordo. Ne ho parlato anche con Caccia e siamo dell'idea di dare la notizia con grande rilevanza sull'edizione cartacea di martedì". Puntualmente - prosegue La Verità - la notizia viene diffusa come previsto. Avvenire titola: "Io don Mattia, a bordo con chi salva vite. E Repubblica fa eco al quotidiano dei vescovi: "La Chiesa sale a bordo della Mare Jonio che salva i migranti. Il Vangelo è qui". Ma l'episodio che attira maggiormente l'attenzione degli investigatori, avviene l'estate successiva, l'8 luglio 2020. "Siamo d'accordo con Nello - dice don Mattia - di essere durissimi venerdì mattina. Di far capire che o si passa alla concretezza o è la sconfitta per tutti, Chiesa compresa".
Da Avvenire parte l'invito alla Chiesa, Nello Scavo: "Se volete - dice il giornalista e lo riporta La Verità - che io continui il lavoro di inchiesta, dovete finanziare Mediterranea e sostenere le Ong, perché senza loro che vedono e testimoniano, le mie inchieste non potrebbero continuare". E subito arrivano le prime donazioni della Chiesa alla Ong. Dagli atti risulta anche che in una di queste missioni sulla Mare Jonio, fosse presente anche una donna del Camerun che avrebbe comunicato di essere incinta, ma di non aver ricevuto una visita che lo accertasse. Viene poi stabilito che la donna non è incinta. Nelle chat si cerca di nascondere la notizia. "Non era incinta ma colpita da fibroma uterino, ma la cosa non deve uscire, deve restare riservata tra noi, prima che la destra la possa usare".