Cronache

Mobbing, Conzatti: "Caso Pedri punta iceberg, ddl per colmare vuoto giuridico"

In Senato il ddl 2358, “Disposizioni in materia di eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro”. La senatrice di IV: "Tolleranza zero"

Stop al mobbing che può avere epiloghi drammatici come quello della ginecologa di Forlì Sara Pedri, scomparsa nel nulla il 4 marzo (probabile suicidio, ma il corpo non è stato ancora ritrovato) dopo essersi dimessa per gli "atteggiamenti vessatori", come li descrivono gli ispettori del Ministero della Salute inviati ad hoc, dell'ex primario del reparto dell'ospedale S.Chiara di Trento, Saverio Tateo. Per questo, lunedì in Senato verrà presentato il ddl 2358, dal titolo “Disposizioni in materia di eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro”, a prima firma della senatrice di Italia Viva, Donatella Conzatti (IV segretaria della commissione d’inchiesta sul femminicidio). 

Il luogo di lavoro deve essere per tutti una realtà in cui svolgere le proprie attività con profitto e tranquillità, non certo trasformarsi in un contesto in cui sentirsi minacciati ed avere paura", spiega ad Affaritaliani.it la Conzatti, secondo cui “questo vuoto normativo va colmato oggi, non domani perché ogni giorno che passa per molte persone, sia uomini che donne, è un giorno in più di sofferenza. Ogni giorno è fonte di costi diretti e indiretti per la collettività e un danno per l’efficienza delle organizzazioni produttive”, aggiunge la senatrice.

L'Italia non è all'anno zero perché con la Legge n° 4 del 15 gennaio 2021, ha ratificato la importante Convenzione n. 190 dell'Organizzazione internazionale sul lavoro, sull'eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro. Tuttavia manca ancora una normativa di dettaglio che attui i principi che il nostro ordinamento si è dato.

Procedere, rappresenta una urgenza normativa messa in luce anche da drammatici fatti di cronaca come quello di Trento. Proprio in queste ore è stata depositata la Relazione degli ispettori inviati dal Ministro alla Salute Roberto Speranza nell'ospedale in cui lavorava la ginecologa. Una ispezione sollecitata da una interrogazione parlamentare, portata avanti dalla stessa Conzatti,  e prontamente accordata dal Ministro dopo la denuncia della famiglia che ha puntato il dito contro il difficile clima del reparto dove la dottoressa lavorava.

Serve tolleranza zero contro le molestie e le discriminazioni sul lavoro – dice la Conzatti – perché la drammatica vicenda di Sara Pedri è solo la punta di un iceberg”. Il Ddl  per il contrasto al mobbing e allo straining, che verrà presentato a Palazzo Madama, alla presenza di numerosi esperti, prevede una definizione ampia ed omnicomprensiva del mobbing, un onere della prova attenuato, previsioni di tutela dei testimoni da minacce e ritorsioni. Un importante passo avanti che consentirebbe al nostro Paese di avere la normativa più avanzata a livello internazionale per rendere i luoghi di lavoro dignitosi e liberi da molestie e discriminazioni, così come diritti e principi di rango costituzionale prevedono.