Modella rapita a Milano: arrestato il sequestratore MODELLA RAPITA STORIA CHOC
Milano, modella sequestrata: chiesti a suo agente 300mila dollari riscatto
Milano, modella inglese rapita, pm: Carceriere mitomane e pericolo
L'uomo di nazionalità polacca arrestato dalla squadra mobile di Milano con l'accusa di aver sequestrato una modella inglese di 20 anni era "un soggetto pericoloso che presenta aspetti di mitomania". Lo ha detto il sostituto procuratore Paolo Storari nel corso di una conferenza stampa alla questura di Milano, spiegando che le indagini, che in breve tempo hanno portato all'arresto del rapitore, "hanno fornito tanti elementi ci fanno dire con ragionevole certezza che si è trattato di un vero sequestro di persona". La vittima è stata drogata con chetamina, chiusa dentro un sacco, portata in macchina per ore e richiusa in casa. Lo scopo dell'uomo sarebbe stato quello di vendere la giovane all'asta per 300mila euro in Bitcoin.
Milano, modella sequestrata: chiesti a suo agente 300mila dollari riscatto
"Il sequestratore ha chiesto 300mila dollari di riscatto all'agente della modella. La ragazza è stata ammanettata, ai piedi e alle mani, sia durante il percorso in auto, che nella prigionia. La ragazza era nel baule dell'auto, chiusa, ammanettata e con lo scotch sulla bocca". Lo ha spiegato in conferenza stampa Serena Ferrari, dirigente della questura di Milano, sul sequestro di una modella britannica di 20 anni, il cui carceriere è stato arrestato. "Il contatto da parte del rapitore avveniva con il titolare della agenzia della modella. Il fronte di indagine prosegue per capire se si tratta di una organizzazione criminale più ampia, in un mondo illecito con profili internazionali", ha aggiunto.
Modella inglese rapita a Milano: il carceriere ha confessato
Ha confessato il carceriere della Modella inglese di 20 anni rapita vicino alla stazione centrale di Milano e poi rilasciata dopo alcuni giorni. Il fatto è stato riferito nel corso di una conferenza stampa nella Questura del capoluogo lombardo, in diretta video grazie a Rainews24. Secondo quanto anche riferito dal Corriere della Sera di stamane la giovane indossatrice è stata attirata in un finto set cinematografico, quindi drogata e poi sequestrata. Successivamente la stessa sarebbe stata messa in 'vendita' forse a fini sessuali sul cosiddetto web 'nascosto' partendo da una base d'asta in Bitcoin equivalente a circa 300 mila euro. Il giovane polacco residente in Inghilterra che è stato preso dagli investigatori avrebbe anche rimesso in libertà la giovanissima e poi confessato. "E' stata chiusa nel bagagliaio di un'auto, portata in una stanza, fotografata per essere offerta in vendita sul web", ha detto il procuratore della Dda di Milano, Paolo Storari. "Non sappiamo quale grado di mitomania ci sia in queste inserzioni da lui curate. Il dato certo è che una ragazza è stata rapita come abbiamo accertato"
Modella rapita a Milano: messa all'asta on line, arresto. MODELLA RAPITA CHOC
Una modella inglese di 20 anni sarebbe stata attirata in un finto set fotografico vicino alla Stazione Centrale di Milano, poi drogata , imprigionata nel bagagliaio di un'auto, portata in una stanza, fotografata per essere offerta in vendita sul web con una base d'asta di 300mila euro in moneta elettronica bitcoin. Ad anticipare la notizia "Il Corriere della Sera".
Modella rapita a Milano: una inglese 20enne: "All’asta su Internet per 300 mila euro" - Arrestato un polacco
In un comunicato, la Questura di Milano ha confermato che un polacco residente in Gran Bretagna e' stato arrestato con l'accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione.
Modella rapita a Milano: messa all'asta on line, arresto. MODELLA RAPITA E IN OSTAGGIO PER SEI GIORNI
La ragazza, rimasta ostaggio dall'11 al 17 luglio, sarebbe poi stata liberata in quanto madre di un bambino e questa condizione sarebbe stata contraria alle regole dell'organizzazione. La Squadra Mobile di Milano, con il personale del Servizio centrale operativo, del compartimento della Polizia Postale Lombardia e del Gabinetto regionale della Polizia Scientifica, e con il coordinamento del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e del sostituto Paolo Storari, il 18 luglio ha posto in stato di fermo un cittadino polacco che vive nel Regno Unito.