Montante, caccia alla talpa nella commissione Antimafia
Il sospetto degli inquirenti è che Antonello Montante, ex presidente di Confindustria Sicilia, avesse una talpa nella Commissione antimafia
Arresto Montante, caccia a una talpa nell'Antimafia
Una 'talpa' in commissione Antimafia avrebbe riferito all'ex presidente di Confindustria in Sicilia Antonello Montante, arrestato ieri per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, il contenuto dell'audizione, che era stata secretata, dell'imprenditore Marco Venturi, l'ex amico e poi diventato il suo piu' grande accusatore, come si evince dall'ordinanza del gip di Caltanissetta che coinvolge 22 indagati. E' proprio Montante, in una intercettazione ambientale mentre lascia l'abitazione dell'ex governatore Rosario Crocetta assieme a Linda Vancheri, all'epoca assessore regionale alle Attivita' produttive e molto vicina all'imprenditore, a sostenere di sapere cosa abbia detto Venturi all'Antimafia.
"Tutte le mie domande ha fatto", dice Montante a Linda Vancheri, facendo intendere che poteva contare addirittura su qualcuno all'interno della commissione Antimafia. Per il gip la frase dell'imprenditore "lascia un po' esterrefatti". Montante concludeva la conversazione con l'assessore sostenendo che Venturi davanti ai commissari avesse fatto "mala figura", criticando poi la decisione del presidente Rosy Bindi di dare luogo "all'attivita' di verifica dell'Antimafia... invece di travagliari per la mafia... contro la mafia... no".
Corruzione: Montante intercettato,in Antimafia nulla e' segreto
In Commissione Antimafia "non c'e' nenti di segretu, pirchi' tutti su dra'... secretato per gli esterni no... secretato cosa serve... ca nun nesci". A parlare, il 30 dicembre 2016, intercettato, era l'ex presidente di Sicindustria Antonello Montante, arrestato insieme ad alcuni investigatori. Per il gip di Caltanissetta l'ulteriore elemento che dimostrerebbe l'esistenza di quella rete informativa che gli consentiva di avere notizie su inchieste che lo riguardavano. In Commissione nazionale Antimafia il 13 dicembre di quell'anno era stato sentito l'imprenditore Marco Venturi, dimessosi da Confindustria Centro Sicilia in rotta con Montante e tra i suoi grandi accusatori nell'inchiesta di oggi. Su richiesta di Venturi la seduta era stata secretata. Aveva chiesto lui di essere sentito dall'organismo "per illustrare alla Commissione fatti, elementi e contesti preoccupanti che condizionano seriamente Confindustria Sicilia, le scelte del presidente Crocetta ed alcuni settori importanti delle istituzioni". Montante in quella intercettazione elencava alla sua interlocutrice le domande che erano state fatte a Venturi in Antimafia, lasciandosi andare a una frase che, nota il gip "lascia un po' esterrefatti: "Tutte le mie domande ha fatto...". E con soddisfazione concludeva che Venturi aveva fatto "mala figura", criticando aspramente la decisione della presidente Rosy Bindi di avere dato luogo a una "attivita' di verifica dell'antimafia".
Intercettazioni: "Soldi ai giornali per imbavagliarli"
L'ex presidente di Sicindustria Antonello Montante, arrestato ieri per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, teneva molto ad avere rapporti con i giornali e per mantenerli la sua ricetta era quella di dare soldi per la pubblicita' cosi' "non rompono i coglioni". In una intercettazione inserita nell'ordinanza del gip di Caltanissetta che coinvolge 22 persone, l'imprenditore stigmatizza il comportamento dell'allora governatore Rosario Crocetta che aveva azzerato l'ufficio stampa della Regione, mandando a casa 22 giornalisti. "E' un cretino... un coglione di dimensioni cosmiche... e' proprio un pazzo", dice Montante, parlando mentre e' in auto con Mariella Lo Bello, assessore nel governo Crocetta, e con Mariagrazia Brandara, che prendera' il posto di Alfonso Cicero (poi diventato il suo grande accusatore) alla guida dell'Irsap, l'istituto di gestione di tutte le aree industriali in Sicilia. Le due donne concordano con l'analisi dell'imprenditore. "E' pazzesco - aggiunge Montante - un governo si mantiene con la comunicazione". "Renzi - continua Montante - risolve indirettamente... pirchi' Renzi duna i soldi ai suo... a... ai giornali". Sostenendo che li da' attraverso "l'Eni, con le Poste, con Finmeccanica, con l'Enel... perche'... sono le sue societa'... ci fa dare sponsorizzazioni". E dice cosa farebbe lui al posto di Crocetta: "Subitu subitu... chiamassi a societa' a Milano... facci la sponsorizzazione.... E' la norma come fanno gli americani... tutti no? Vacci, dunici due milioni e quattrocento mila euro all'anno e non rompono i coglioni... capisti? Di pubblicita' no di attivita'". Ma per Montante, Crocetta "non ci arriva... non c'e'".