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Moratti e la lunga telefonata con i truffatori, ecco come è riuscito a recuperare il milione di euro

Il retroscena sull'inganno con la finta voce di Crosetto

di redazione

Finta voce Crosetto, la rivincita di Moratti contro i truffatori

La vicenda della truffa con la finta voce del ministro Guido Crosetto che ha ingannato Massimo Moratti si è risolta, soldi recuperati e due olandesi indagati. Ma dietro a questa storia c'è un retroscena clamoroso che svela in che modo i carabinieri, con l'aiuto prezioso dell'ex presidente dell'Inter, siano riusciti a risalire al denaro. Il tutto avviene - in base a quanto risulta a Il Corriere della Sera - un giorno dopo il bonifico da quasi 1mln di euro fatto da Moratti e ci sarebbe una registrazione audio tra il fantomatico "generale" emissario del ministro Guido Crosetto e Massimo Moratti. Una chiamata in cui l’ex presidente dell’Inter viene ringraziato per il suo "aiuto" alla Repubblica. Il truffatore, infatti, non sapeva che ad ascoltare la sua telefonata con Moratti c'erano anche i carabinieri.

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L'interlocutore - prosegue Il Corriere - non ha solo parole di riconoscenza per lo sforzo (economico) fatto per aiutare a liberare due giornalisti italiani rapiti tra Siria e Iran, come già attestato da una (falsa) email inviata al petroliere con tutti i crismi della Repubblica Italiana, ma prova a spillargli altro denaro. Moratti "bluffa" e asseconda le istruzioni. A richiesta del suo interlocutore fornisce il codice alfanumerico che gli era stato fornito il primo giorno dai truffatori per "certificare" la comunicazione. L’ex patron interista chiede al finto generale di "non usare lo stesso conto olandese dei due precedenti bonifici" ma di indicargliene uno nuovo per "mantenere la riservatezza" dell’operazione. Questa mossa ha permesso poi ai carabinieri di recuperare i soldi di Moratti e incastrare i truffatori.

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