Cronache
Movimento madamin: già si è spaccato

Movimento madamin, depositato un marchio
La Rivoluzione francese, ecco quello che manca in Italia.
Ma non nel senso di fare una rivoluzione, ma di studiarla.
Eh sì, perché se uno si prendesse la briga di rispolverare i vecchi testi liceali scoprirebbe che il futuro non è svelato dagli oroscopi, ma dalla semplice conoscenza dei fatti storici.
Ogni movimento populista, e quello delle “madamin” torinesi pro - Tav non fa certo eccezione, è infatti caratterizzato da regole ben precise, una sorta di “algebra sociale” che costringe gli eventi in canali prestabiliti, al netto naturalmente di qualche scarto statistico, anch’esso, peraltro, prevedibile.
Il tutto per dire che quello che sta succedendo è del tutto scontato.
Ogni movimento di piazza, tempo qualche mese, si suddivide e si frastaglia e si comincia a litigare.
“Se Patrizia deciderà di presentarsi alle elezioni, è chiaro che andrà per la sua strada” dichiara Giovanna Giordano (informatica), una, appunto, delle “madamin” pro Tav.
Ma cosa è successo?
Una delle signore, Patrizia Ghiazza, ha fiutato aria di elezioni (europee) e quindi è volata all’ufficio brevetti depositando il marchio arancione del “Sì” scorgendo all’orizzonte la possibilità di acchiappare voti e di trasferirsi a Strasburgo.
Il simbolo è quello di un cerchio arancione contenente una scritta bianca con andamento ondulatorio. Dobbiamo dire che nello zoo delle sigle la fantasia non manca e questa sembra originale, anche se il colore arancione è piuttosto inflazionato, da De Magistris ad Osho.
Ma siccome il gruppetto è fatto di sette signore le altre sei hanno prontamente protestato.
“La battaglia per il completamento della Torino - Lione non può diventare oggetto di strumentalizzazioni. Non facciamo politica, perché ci occupiamo dei problemi dei cittadini”, continua la Giordano.
Insomma, la storia si ripete. Il “movimento delle madamin” (nome piemontese grazioso e vezzoso) non è ancora nato e già si è spaccato. Potenza della Storia e, naturalmente, della Rivoluzione francese!