Cronache
Muraro, "così ha mentito sui rifiuti". Nell'inchiesta anche il nome di Di Maio
Le accuse: "truccate" le autorizzazioni per gli impianti di smaltimento quando Muraro era consulente di Ama
Impianti con autorizzazioni irregolari, inquinamento per macchinari non in regola: ecco le accuse all’assessora all’Ambiente del Campidoglio, Paola Muraro, che si è dimessa cinque giorni dopo l’avviso a comparire davanti ai pm il 21 dicembre, come scrive il Corriere della Sera. Lei ha sempre sostenuto che era "tutto in regola" e lo ha ribadito anche l’altra notte, quando ha comunicato le proprie dimissioni.
Luigi Di Maio come "referente politico" nel dare copertura a Muraro e Raggi
L’interrogatorio davanti al procuratore aggiunto Paolo Ielo e al sostituto Alberto Galanti sarà anche l'occasione per ricostruire quanto accaduto dopo la nomina al Comune di Roma. Agli atti dell’inchiesta i verbali dell’ex assessore al Bilancio Marcello Minenna e dell’ex amministratore delegato della municipalizzata Alessandro Solidoro, che ricostruiscono quei giorni.
In particolare, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, viene citato il ruolo di Luigi Di Maio che — anche nei momenti più delicati, come quello della notizia sull’iscrizione del registro degli indagati — avrebbe "offerto copertura politica a lei e a Raggi". Un atteggiamento analogo anche quando è emerso con chiarezza il rapporto stretto che la stessa Muraro aveva con Franco Panzironi e Giovanni Fiscon, vertici di Ama che le hanno sempre rinnovato i contratti e ora sono entrambi imputati nel processo di Mafia Capitale.