Cronache

Napoli, rapinano un turista ma l'orologio è falso e glielo restituiscono

Gli puntano una pistola alla tempia a viso scoperto, in pieno centro a Napoli

Napoli, un turista viene derubato del suo orologio, i rapinatori si accorgono che è un falso e glielo restituiscono

A Napoli, nella tarda serata di domenica, 17 luglio, due turisti svizzeri mentre erano seduti ad un tavolo di un bar di piazza Trieste e Trento, sono stati vittime di una rapina. Precisamente, un uomo è sceso, a volto scoperto,  da un'auto ferma in piazza, probabilmente li aveva pedinati. Poi, ha puntato la pistola alla tempia di uno dei due e l'ha costretto a consegnare l'orologio. Non poteva immaginare che non aveva rubato niente di prezioso, visto che si trattava di un falso. Pochi minuti dopo, l'orologio è stato finanche riconsegnato.

Ancora una volta, Napoli è il teatro di un'ennesima rapina e le scene, ancora una volta, sono finite dritte nelle immagini di un sistema di videosorveglianza privata, non di quella pubblica visto che molte telecamere sono spente. "La questione sicurezza deve essere affrontata da un lato con il presidio del territorio e con una migliore organizzazione delle forze dell'ordine ma anche con azioni sulla videosorveglianza che stiamo mettendo in campo e nei prossimi mesi avremo dei risultati concreti perché ci saranno investimenti sia sulla manutenzione che sull'installazione di nuove telecamere", rassicura il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Ma intanto restano ben impressi quei frame che raccontano una realtà sempre più preoccupante.

"Il tema delle rapine non è solo napoletano: lo vediamo in tutte le grandi città anche a Milano", aggiunge Manfredi. Ribadisce che "la sicurezza urbana è una delle grandi priorità che abbiamo davanti e ci deve essere grande attenzione da parte del Governo centrale". Poi la rassicurazione: "Noi abbiamo una continua interlocuzione con la Prefettura e con le forze dell'ordine per migliorare il presidio soprattutto nelle zone più frequentate dai turisti. La questione sicurezza deve essere affrontata da un lato con il presidio del territorio e con una migliore organizzazione delle forze dell'ordine ma anche con azioni sulla videosorveglianza che stiamo mettendo in campo".