Cronache

Nemmeno la Chiesa francese è immune dagli abusi sui minori

Daniele Rosa

2800 denunce di abusi su minori,anche di meno dieci anni di età, da investigare

Anche la Chiesa di Francia sembra non essere immune dal cancro della pederastia che ha toccato pesantemente la Chiesa Cattolica soprattutto negli Stati Uniti.

 

Le prime indicazioni emerse dal lavoro della Commissione indipendente (CIASE-Commissione Indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa Cattolica creata a Lourdes un anno fa) chiamata a investigare sul problema in Francia dal 1950 e presentate nel corso della Conferenza Episcopale Francese sono, a dir poco, inquietanti.

2800 denunce di abusi su minori nella Chiesa di Francia

Infatti in soli 5 mesi sono arrivate ben 2800 denunce di possibili abusi sopra minori.

La maggior parte di queste denunce riguarda minori, e ben un terzo riguarda bambini al di sotto dei dieci anni.

Le decine di specialisti in diritto penale, canonico, psicologi sociologi e lavoratori sociali che compongono la Commissione hanno ricevuto le denunce per telefono o per mail ma, come ha sostenuto il Presidente della Commissione,Jean Marc Sauvè ‘ siamo ancora lontani da concludere questa serie di investigazioni’.

 

E tutto ciò fa pensare che il numero dei denuncianti possa crescere e di parecchio.

 

La maggioranza degli abusi denunciati riguardano fatti accaduti tra gli anni 50,60 e 70 su giovani che ora hanno tra i 50 e 70 anni.

 

Lentamente, ma inesorabilmente, si sta delineando il profilo dell’abusatore: per il 98% uomini e nella maggioranza preti, mentre i restanti con posizioni nella Chiesa.

2800 di denunce su abusi di minori nella Chiesa di Francia 

Sono comunque tutti d’accordo, nella Commissione, che i numeri presentati sono di molto inferiori a quelli che dovrebbe essere la realtà.

Dal 2010, prima dell’istituzione della Commissione, erano arrivate 433 denunce, di queste solo la metà  inoltrate alla giustizia e soltanto una decina di casi giudicati con qualche anno di prigione.

 

La vergogna di denunciare da parte delle vittime e la’ leggerezza’ della giustizia ecclesiale su questi temi hanno obbligato il Presidente Sauvè ha confermare che è necessario cambiare strategia.

 

Necessario è sentire i testimoni direttamente e non solo, come si faceva prima, far riempire  loro un questionario.

’Sentendo direttamente i testimoni-ha detto Sauvè- abbiamo potuto capire in maniera più profonda la sofferenza e i traumi patiti da queste persone che,in molti casi, hanno avuto la vita rovinata. Inoltre abbiamo inteso pure l’urgenza di investigare velocemente ma ancora più a fondo su quella che è stata la realtà passata’.

 

La decisone che la Conferenza Episcopale vorrebbe prendere è di riconoscere una somma in denaro come compensazione alla sofferenza delle vittime, una compensazione che dovrebbe essere fissa, unica e consegnata soltanto una volta.

 

Ma la storia, e non solo della Chiesa francese, su questi abusi non è ancora completamente finita e ha molta pagina rimaste in bianco.