Cronache

Noemi, il gip: il fidanzato "capace di intendere e volere"

Noemi Durini, si continua a indagare sull'omicidio: acquisiti nuovi filmati

Secondo il gip del Tribunale dei minorenni di Lecce, Ada Colluto, che ha convalidato il fermo del 17enne reo confesso dell'omicidio della 16enne fidanzatina Noemi Durini, non vi sarebbero dubbi sulla lucidita' con cui il ragazzo avrebbe pianificato e portato a termine il delitto. Il giovane e' accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudelta' e dai futili motivi e, come il giudice precisa nel provvedimento di convalida del fermo, la "labilita' psichica e l'insieme degli elementi ricavabili dalla documentazione sanitaria", "non possono portare in ogni caso a ritenere che in questa fase non fosse pienamente capace di intendere e di volere nel momento in cui ha commesso l'azione delittuosa". I legali del giovane, subito dopo l'interrogatorio di garanzia, hanno, invece, ribadito di voler chiedere l'accertamento della sua capacita' di intendere e di volere.

"Potrebbe fuggire o commettere altri gravi delitti": cosi' la gip dei minori di Lecce Ada Colluto ha motivato l'ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti del 17enne di Alessano reo confesso dell'omicidio della fidanzata sedicenne di Specchia. La giudice non ha accolto la richiesta dei difensori Luigi Rella e Paolo Pepe di disporre una misura cautelare piu' leggera ovvero il ricovero in una casa di cura, in considerazione dello stato di salute mentale del ragazzo. "Dalla relazione di consulenza neuropsichiatrica dell'Asl risulta che presenta un'organizzazione borderline di personalita' in soggetto con capacita' intellettiva al limite - scrive il magistrato - emergono elementi di labilita' psichica, che rendono concreta la possibilita' che non rimanga coerente nel suo atteggiamento rispetto alla vicenda e si renda irreperibile, anche magari per cercare di risolvere a suo modo la situazione di totale avversione sociale che avverte nei confronti suoi e della sua famiglia". L'esistenza di tali disturbi, non spinge pero' la giudice ad accogliere la tesi difensiva: "gli elementi ricavabili dalla documentazione sanitaria non portano a ritenere che L.M. non fosse pienamente capace di intendere e di volere nel momento in cui ha commesso il delitto".

Noemi: oggi l'autopsia, acquisiti nuovi filmati

Si continua a indagare sull'omicidio di Noemi Durini, la 17enne di Specchia, in provincia di Lecce, scomparsa il 3 settembre e ritrovata morta mercoledi' scorso nelle campagne di Castrignano del Capo. Per oggi e' prveista l'autopsia e intanto gli inquirenti, che avrebbero acquisito nuove immagini filmate, intendono accertare se il fidanzato 17enne della ragazza, reo confesso dell'omicidio, abbia avuto un complice. Il giovane, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudelta' e dai futili motivi, e' stato, condotto nell'istituto penale minorile di Bari, in attesa di essere trasferito in un'altra struttura fuori dalla Puglia, come disposto il gip del Tribunale dei minorenni di Lecce, Ada Colluto, che nei giorni scorsi ha convalidato il fermo del 17enne. Il padre di quest'ultimo e' indagato per occultamento di cadavere, un atto dovuto per poter procedere agli accertamenti investigativi. E' attesa per oggi l'autopsia sul corpo di Noemi da parte del medico legale Roberto Vaglio.

L'esame autoptico potrebbe chiarire le cause della morte della 16enne. Il suo fidanzato ha dichiarato di averla colpita con un coltello e con una pietra, ma l'esame radiografico eseguito nei giorni scorsi non avrebbe confermato la morte dovuta a traumi alla testa.