Cronache
"Non affitto ai terroni": a Milano giovane viene respinto perché meridionale
La disavventura di Mario Praticò discriminato dal proprietario di un appartamento milanese in quanto originario di Crotone in Calabria
"Non affitto ai terroni". Questa frase lapidaria e iniqua che pare uscita direttamente da un'Italia che credevamo sepolta nel trapassato remoto è stata invece formulata nel 2018, e rivolta a un giovane ragazzo di Crotone, Mario Praticò, dal locatore di un appartamento a Milano.
Incontriamo Mario nel salotto di Barbara D'Urso, a Pomeriggio Cinque, e la prima cosa che constatiamo è l'eleganza del ragazzo, oltre alla sua educazione. Non ci troviamo quindi di fronte uno scalmanato né un personaggio poco raccomandabile, bensì a un giovane decisamente perbene come tantissimi ve ne sono al Sud (così come al Nord).
Mario ci racconta la sua disavventura, con l'avvilimento e la tristezza di chi si sente ingiustamente respinto senza poterne capire il motivo, e senza - addirittura - avere la possibilità di dimostrare l'assurdità del pregiudizio di cui è stato vittima.
"Mi sono trasferito da Crotone a Milano dal 10 ottobre scorso per lavoro" ci confida. "Lavoro per Generali Assicurazioni e, ovviamente, per i primi giorni ho pensato di soggiornare da un mio amico in attesa di trovare una casa e traslocarvi."
Mario a quel punto decide di scartabellare tra le varie app dedicate alla ricerca di un appartamento e trova il post di un tale Luca **** che offre in affitto un monolocale in zona Bovisa. "Dopoidiché, contento, ho scritto al proprietario dell'appartamento chiedendo con educazione se era disponibile, e quello mi risponde bruscamente: No terroni".
Allibito, Mario pensa inizialmente di rispondere a tono, chiedendosi in primis come può il proprietario sapere della sua provenienza geografica se non vi è stato neanche uno scambio prima di allora, poi decide di soprassedere dimostrandosi mille volte più "signore" del suo interlocutore. "Evidentemente, prima di rispondermi su messenger, doveva aver dato un'occhiata al mio profilo facebook, dal quale è evidente che sono di Crotone. Mai avrei pensato che sarebbe stato un deterrente per trovare casa nel 2018" confessa Mario, avvilito.
"Una mia amica mi ha suggerito di rendere pubblico il post del "signore" in questione" continua Mario, "dopodiché sono stato contattato dalla redazione di Pomeriggio Cinque e ho potuto esporre a Barbara D'Urso la questione, facendola diventare un caso nazionale".
Gli chiediamo cosa ne pensa di ciò che gli è accaduto e Mario ci risponde: "Le mie sensazioni al riguardo sono state di rabbia mista a tristezza, ma non tanto per l’offesa in sé, perché di offesa non si può parlare, visto che per me essere meridionale è un onore, non un motivo di vergogna, ma per il fatto di essere stato escluso per il solo motivo di essere calabrese. Non dare ad una persona la possibilità di farsi conoscere, ma respingerlo soltanto perché proviene da una zona geografica anziché da un’altra è di una mediocrità e pochezza d’animo infinita".
Il caso assurdo di Mario non è isolato, come ci raccontano altre persone che preferiscono restare anonime, e sfata la leggenda secondo la quale i "neri" in questo periodo storico in Italia avrebbero soppiantato per l'appunto i "terroni" nelle idiosincrasie degli italiani del Nord "fomentati da Matteo Salvini", come tuonano la Sinistra e i detrattori del Ministro dell'Interno. La disavventura allucinante del ragazzo di Crotone e quelle analoghe dimostrano invece quanto in realtà non è tanto il "razzismo" a dilagare o a perdurare nel tempo, bensì l'idiozia e l'ignoranza. E soprattutto che, per usare un cliché trito ma sempre valido, la madre dei cretini è sempre incinta, così negli anni Cinquanta così, ahinoi, nel tecnologicissimo Terzo Millennio.