Omicidio Alatri, convalidato il fermo. I fratellastri restano in carcere
Mario Castagnacci e Paolo Palmisani non hanno risposto al Gip nell'interrogatorio di garanzia
E' stato convalidato il fermo per Mario Castagnacci e Paolo Palmisani, i due fratellastri fermati per l'omicidio di Emanuele Morganti, il 20enne picchiato a morte ad Alatri. Al termine dell'interrogatorio di garanzia nel carcere romano di Regina Coeli il gip Anna Maria Gavoni ha emesso l'ordinanza per la misura cautelare in carcere. I due, oggi, davanti al gip si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Intanto, si terrà oggi al Policlinico di Tor Vergata a Roma la camera ardente di Emanuele Morganti, il ragazzo di Alatri massacrato dal branco e morto dopo poche ore al Policlinico Umberto I.
Da quanto si è appreso, sara' possibile portare l'ultimo saluto a Emanuele dalle 13 alle 16. I funerali si terranno domani alle 15 nella chiesa di Tecchiena, la frazione di Alatri, in provincia di Frosinone, dove il ragazzo viveva. A seguito dell'autopsia è emerso che non ci sono segni di difesa sul corpo di Emanuele. Il ragazzo è stato colpito di spalle, più volte, alla testa mentre fuggiva. Numerosi i colpi riscontrati nel corso dell'autopsia dai medici legali.
Calci e pugni sul corpo, ma a sferrare il colpo letale, secondo quanto emerso da una prima verifica, sarebbe stato un corpo contundente, probabilmente un manganello di lunghe dimensioni. Le ferite rinvenute dal medico legale che ha effettuato questo pomeriggio l'esame, il professor Saverio Potenza, sono quindi compatibili con la ricostruzione fornita dai testimoni che parlano di un ragazzo terrorizzato che cerca di fuggire alla furia delle 'belve'. L'esito di tutti gli accertamenti saranno resi noti tra sessanta giorni. All'autopsia hanno preso parte anche la dottoressa David, tossicologa, e la dottoressa Lucidi, medico legale per la difesa.