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Cronache
Omicidio Kercher, calunnie a Lumumba: Knox condannata a 3 anni di carcere
Amanda knox -

Omicidio Meredith, legali Knox: "La condanna di Amanda per calunnia è un errore giudiziario"

"Amanda pensava di poter mettere un punto fermo a questa vicenda. Leggeremo le motivazioni dei giudici con il massimo rispetto, ma quasi certamente quello che giudichiamo un errore giudiziario dovrà essere sanato. Anche il tema del computo della pena dovremo verificarlo. Non ci aspettavamo questo tipo di risposta giudiziale e ci sembrava che la decisione dovesse andare verso l'innocenza, e anche le sue dichiarazioni di oggi confermavano che il reato era insussistente". Lo ha detto l'avvocato Carlo Dalla Vedova, legale di Amanda Knox con il collega Luca Luparia Donati.

Omicidio Kercher e calunnie a Omicidio Kercher: confermata la condanna per Knox 

I giudici della Corte d'assise d'appello di Firenze hanno condannato a 3 anni di reclusione e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici la 36enne statunitense Amanda Knox per il reato di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba nell'ambito della vicenda giudiziaria per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Quello che si è concluso oggi era l'appello bis resosi necessario dopo che la Corte di Cassazione aveva annullato la condanna a 3 anni, disponendo il rinvio a un nuovo collegio giudicante.La 36enne statunitense è stata già assolta in via definitiva, insieme a Raffaele Sollecito, per l'assassinio della studentessa inglese avvenuto a Perugia la sera del 1º novembre 2007. Pochi giorni dopo il delitto, in un memoriale Knox indicò agli inquirenti Lumumba, all'epoca suo datore di lavoro in un pub perugino, come il presunto autore del delitto.

Amanda Knox scrisse il memoriale il 6 novembre 2007 prima di essere trasferita in carcere perché accusata a sua volta dell'omicidio di Meredith. Per l'omicidio della studentessa inglese l'unico condannato a 16 anni in rito abbreviato è stato Rudy Guede. Patrick Lumumba, invece, venne definitivamente scagionato dopo aver trascorso in carcere 14 giorni. Il procuratore generale Ettore Squillace Greco e la parte civile, sostenuta dall'avvocato Carlo Pacelli, avevano chiesto la conferma della condanna, mentre i difensori della statunitense, gli avvocati Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia Donati chiedevano che fosse assolta con formula piena. Knox, presente in aula con il marito Christopher Robinson, ha reso dichiarazioni spontanee alla corte, sostenendo che non voleva accusare Patrick, suo datore di lavoro ma anche suo amico, rammaricandosi per non essere riuscita a resistere alle pressioni della polizia. "Ero una ragazza di 20 anni spaventata, ingannata, maltrattata dalla polizia- ha spiegato alla corte - Il 5 novembre 2007 è stata la notte peggiore della mia vita. Pochi giorni prima la mia amica Meredith era stata uccisa nella casa che condividevamo. Ero scioccata, era un momento di crisi esistenziale. La polizia mi ha interrogata per ore in una lingua che non conoscevo. Si rifiutavano di credermi, mi davano della bugiarda, ma io ero solo terrorizzata. Non capivo perché mi trattavano in questo modo, minacciandomi di farmi avere una condanna a 30 anni se non ricordavo ogni dettaglio. Un poliziotto mi ha anche dato uno scappellotto in testa dicendomi: 'ricorda'".

Omicidio Kercher/ Amanda Knox di nuovo in un'aula di giustizia italiana: l'udienza a Firenze 

Amanda Knox di nuovo in un'aula di giustizia italiana, con un aspetto e un volto completamente diversi rispetto  a quella sera in cui venne assolta dall'accusa di avere ucciso Meredith Kercher e scarcerata dopo quasi quattro anni. Quel giorno scoppiò in lacrime, trasfigurata e poi sorridente nemmeno 24 ore dopo appena raggiunto l'aeroporto di Roma per tornare negli Usa, a Seattle, con la famiglia. Oggi invece si è presentata con capelli a caschetto, magliettina rosa e gonna azzurra, ma soprattutto un volto disteso. La ragazza americana è arrivata a Firenze per partecipare all'udienza davanti alla Corte d'assise d'appello chiamata a stabilire se sia responsabile di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba (nell'ambito della vicenda giudiziaria per l'omicidio di Meredith Kercher, compiuto a Perugia e per il quale è stata definitivamente assolta). Processo celebrato dopo che la Cassazione, recependo una decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo, ha annullato la condanna a tre anni rinviando il procedimento per valutare la configurabilità del reato in relazione solo al memoriale scritto dall'americana la mattina del 6 novembre del 2007.

LEGGI ANCHE: Il delitto di Meredith ora è una serie: via libera al progetto di Amanda Knox

L'americana è arrivata a palazzo di giustizia con il marito Chris Robinson. Nessuna dichiarazione ai giornalisti ma uno dei suoi difensori, Luca Luparia Donati, ha annunciato che farà dichiarazioni spontanee in aula. Oggi è previsto che arrivi la decisione della Corte. Per Knox, la procura generale di Firenze ha chiesto la conferma della condanna comunque già scontata con i quasi quattro anni passati in carcere prima di essere assolta in appello per l'omicidio Kercher. Secondo i suoi difensori, gli avvocati Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia Donati, è stata invece "vittima" della "violazione dei suoi diritti di difesa" e del "processo mediatico". Va quindi assolta. Nel processo è costituito parte civile Lumumba (il suo legale Carlo Pacelli ha chiesto la conferma della responsabilità di Knox per la calunnia) oggi non in aula. 

 Amanda Knox torna in aula, il post su X: "Pulirò il mio nome dalle false accuse" 

Qualche giorno fa Knox, in attesa del processo, ha scritto su X: "Il 5 giugno entrerò nella stessa aula del tribunale dove sono stato ricondannato per un crimine che non ho commesso, questa volta per difendermi ancora una volta. Spero di scagionare il mio nome una volta per tutte dalle false accuse contro di me. Augurami buona fortuna. Crepi il lupo!"

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