Omicidio Pamela: i retroscena del business. Tutta la verità sul caso Macerata
Macerata, business di immigrati da 30 milioni di euro, traffico di droga e bivacchi in strada. L'intervista al capogruppo di Forza Italia che ha denunciato
Macerata è una cittadina sonnacchiosa di quasi 42000 anime che improvvisamente, dopo la brutale morte della 18enne Pamela Mastropietro e il raid contro gli immigrati di Luca Traini, è diventata il centro delle paure italiane, un caleidoscopio da cui guardare il cambio di pelle delle nostre province dimenticate.
Lo smembramento del corpo della ragazza da giorni sta alimentando l'idea di un'uccisione rituale, stile quella della pericolosa mafia nigeriana.
Macerata sabato scorso ha visto sfilare un corteo antirazzista di 20000 persone, evento mai visto in precedenza. Ma cosa c'è dietro i fatti appena accaduti? Ne abbiamo parlato con Riccardo Sacchi, capogruppo in Comune di Forza Italia, che da qualche tempo denuncia una città mutata forzatamente e che nessuno vuole vedere.
Cosa è accaduto che non abbiamo capito?
R.Sacchi: Una strana commistione tra il centro sinistra e gli affari di chi si occupa del business immigrati. Secondo il piano Morcone dovremmo avere massino 120-160 immigrati, ne abbiamo più del doppio in città e più di 700 in provincia.
Con quali conseguenze? Sono mal gestiti?
In una città così piccola non puoi avere la concertazione di tre associazioni che gestiscono immigranti. Abbiamo il Gus, una Ong vicina al Pd e al centro sinistra, il coordinatore nazionale Giovanni Lattanzi, responsabile welfare e immigrazione del Pd è nell’esecutivo nazionale del partito; il presidente Paolo Bernabucci ha lo stesso sentire. Poi abbiamo l'Acsim di Daniel Amanze, originario della Nigeria e l'associazione Perigeo. Mi sembrano un po' troppe. C'è stata la crisi economica. Macerata è una città di servizi che lavora con il pubblico, ha un'Università da 10000 studenti. Ma è sempre stata una città ipertranquilla. Non abbiamo mai visto le cose di questi giorni.
So che il Gus è la seconda o terza imprese di Macerata, pardon è un'associazione, con 26 milioni di euro di entrate (che sono anche uscite quindi non ha utili, ndr) solo nel 2016 e che è una potenza economica che non agisce solo nelle Marche ma anche in Sardegna, Puglia, Abruzzo, Lazio, Emilia Romagna...
Si e i fatturati dovrebbero aumentare quest'anno arrivando a 30 milioni di euro. Stiamo passando da un'economia dei servizi e delle tecnologie ad un economia della disperazione. A settembre col mio gruppo abbiamo scritto un dossier proprio per spiegare questa mutazione ma nessuno ci ha dato ascoltato.
Spieghi meglio
Una volta conclusi i progetti di accoglienza gli immigrati finiscono per strada, nelle tende, dormono nei sottopassaggi in vere proprie baracche. Se queste cose le raccontassi per Roma, Milano o Napoli la gente si metterebbe a ridere. Ma in una città piccola come Macerata non si sono mai viste. Noi non le abbiamo mai viste. E questi immigrati sono destinati ad aumentare. Anche a giugno scorso un nigeriano, ospite del Gus, si è buttato dalla finestra morendo. Gli agenti che erano stati chiamati sul posto hanno trovato cocaina.
Ora se a Macerata vengono arrestate per droga 20 persone in un mese e la procura dice che la città è diventata la mecca dello spaccio qualche domanda dovrei pormela o no? Se Pamela andava in cerca di droga ed è venuta a trovarla proprio qui, qualche interrogativo me farei fossi la pubblica amministrazione.
Ricordo la gag della 'Macerata violenta' del comico Max Giusti proprio come ironia sulla estrema tranquillità del vostro contesto urbano.
Certo! Noi non siamo abituati a questo tipo di problemi. Eppure nessuno fa nulla. Anche a settembre scorso il Comune a guida Pd ha stanziato altri 850 mila euro per lo Sprar del Gus. Dovremmo intanto bloccare i nuovi arrivi e approfondire la situazione per intervenire 'a bocce ferme'.
Le risultano accertamenti sul Gus della Guardia di Finanza?
Si, secondo la tributaria l'associazione non avrebbe più i requisiti per essere non a scopo di lucro. Sarebbero 39 milioni 660 mila euro i ricavi occultati ed evaso l'Iva per 5 milioni 287 mila euro più l'Irap per 78000 euro. Vedremo come andrà a finire
E del gesto di Luca Traini che pensa?
Che è deprecabile e condannabile su tutti i fronti. Non ci sono scusanti di sorta. Ma guai a spegnere i riflettori su questa situazione e far finta di niente.