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Omicidio Pierina Paganelli: la nuora Manuela Bianchi indagata per favoreggiamento. La videocamera potrebbe scagionare Dassilva
Rimini, 17 mesi fa l’omicidio della Paganelli. Ha scoperto lei il cadavere ma non l'avrebbe riconosciuta. E' una svolta?

Omicidio Pierina Paganelli: la nuora Manuela Bianchi indagata per favoreggiamento
Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, risulta indagata a Rimini per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio dell’anziana avvenuto il 3 ottobre del 2023. E’ quanto emerge, dopo che la donna è stata convocata in Procura per essere ascoltata dal pm Daniele Paci.
Gli inquirenti vogliono sciogliere il giallo del ritrovamento del cadavere
L’attenzione degli inquirenti si concentra sul ritrovamento del corpo, avvenuto il giorno dopo il delitto, il 4 ottobre 2023. Bianchi, prima a scoprire il cadavere della suocera, inizialmente non l’avrebbe riconosciuta. La scoperta sarebbe avvenuta alle 8,06, ma la chiamata ai soccorsi è stata effettuata solo alle 8,20. Gli investigatori vogliono chiarire cosa sia accaduto in quei minuti e se la donna fosse davvero sola.
La Bianchi si presenta in Procura con avvocato e consulente
Accompagnata dal suo legale, Nunzia Barzan, e dal consulente criminalista Davide Barzan, Manuela Bianchi è entrata in Procura dal retro dell’edificio, scortata dalla Squadra mobile. La donna era stata convocata come persona informata sui fatti.
Caso Pierina, la videocamera potrebbe scagionare Dassilva
Le immagini della videocamera di sorveglianza potrebbero salvare Louis Dassilva, unico indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli: l'altezza ripresa dalla cosiddetta 'cam3' non è compatibile con quella del soggetto che si vede nel filmato della farmacia di via del Ciclamino. E' l'esito preliminare dell'incidente probatorio, notificato alle parti, in primis la difesa di Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. Le conclusioni dei periti nominati dal gip escludono, sulla base dell'altezza, che il soggetto che si vede passare davanti alla farmacia in orario compatibile col delitto possa essere Dassilva, più alto del cosiddetto 'ignoto1'.
L'incidente probatorio richiesto dalla Procura e condotto dai periti del gip serviva a cristallizzare l'indizio secondo cui l'indagato, in carcere dal 16 luglio, fosse passato davanti alla telecamera dopo aver ucciso la 78enne nel garage con 29 coltellate. In un primo momento era parso che l'esperimento desse ragione all'indagine e invece ora cambia tutto. "È stata notificata nota tecnica da parte del collegio peritale con la quale è stato affrontato un aspetto preliminare sull'esperimento giudiziale della così detta 'camminata cam 3', dice l'avvocato Fabbri. "L'esito di questa preliminare conclude che la statura di Louis Dassilva" risulta incompatibile con altezza del soggetto ignoto che sfilava dinnanzi alla cam 3 alle 22.17 del 3 ottobre 2023. La difesa accoglie con soddisfazione l'esito riportato nella nota tecnica".