Cronache

Orfane femminicidio, la ministra Catalfo: "Trovata una soluzione"

Tridico, presidente dell'Inps, poi fa marcia indietro: "Stop alla richiesta di risarcimento"

Orfane femminicidio, Catalfo: trovata soluzione

"Avevo promesso di trovare una soluzione per la vicenda che ha coinvolto le due ragazze di Massa Carrara e cosi' e' stato. Dopo una proficua collaborazione fra me, la Ministra per le Pari Opportunita' Elena Bonetti e il Ministero dell'Interno rappresentato dal viceministro Vito Crimi e dal Commissario Straordinario Raffaele Cannizzaro, questo pomeriggio al Senato e' stata depositata la norma che, in casi come questo e in altri analoghi, tutela da ogni forma risarcitoria diretta gli orfani di femminicidio". Lo annuncia la ministra Nunzia Catalfo. Le spese - spiega Catalfo - "saranno coperte dal Fondo di solidarieta' per le vittime dei reati di tipo mafioso, intenzionali violenti e dei crimini domestici".

FEMMINICIDIO, CATALFO: DEPOSITATA NORMA SU STOP RICHIESTE RISARCIMENTI A ORFANI

Avevo promesso di trovare una soluzione per la vicenda che ha coinvolto le due ragazze di Massa Carrara e così è stato. Dopo una proficua collaborazione fra me, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e il ministero dell Interno rappresentato dal viceministro Vito Crimi e dal commissario straordinario Raffaele Cannizzaro, questo pomeriggio al Senato è stata depositata la norma che, in casi come questo e in altri analoghi, tutela da ogni forma risarcitoria diretta gli orfani di femminicidio. Le spese saranno coperte dal Fondo di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, intenzionali violenti e dei crimini domestici . Così in una nota il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo. Nel dettaglio, a quanto si apprende, la norma in questione è stata presentata sottoforma di un subemendamento ad un emendamento già depositato alla Manovra, all'esame della commissione Bilancio del Senato.

Orfane femminicidio: Tridico, mia sorella fu uccisa dal marito

"Io lo so bene che cosa si prova nella loro situazione. Avevano la nostra massima comprensione"perché "mia sorella è stata uccisa da suo marito": lo ha rivelato il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, in un'intervista al Corriere della Sera sul caso delle due orfane del femminicidio di Marina di Massa a cui l'ente previdenziale aveva chiesto un indennizzo di 124mila euro. E' successo "quando io ero ancora ragazzo, e quando omicidi così orribili non si chiamavano ancora femminicidi, non esisteva il termine",  ha spiegato Tridico.    "Non so più come dirlo", la richiesta di indennizzo "era un atto dovuto. E non so più come ripeterlo: quelle ragazze non avrebbero mai pagato quella cifra", ha ribadito Tridico.

Orfane femminicidio: Crimi, il fondo tuteli anche questi casi

"Non devono esserci più situazioni paradossali di questo genere ma una tutela completa per le vittime". Il viceministro dell'Interno, Vito Crimi, commenta il caso del risarcimento chiesto alle due orfane del femminicidio di Marina di Massa. "Per gli orfani di crimini domestici - ricorda Crimi - esistono un fondo apposito e una legge che li tutela. Stavamo già lavorando insieme al commissario straordinario per il fondo delle vittime reati intenzionali violenti, il prefetto Cannizzaro, in legge di bilancio alla riapertura dei termini per la presentazione delle domande relative ai crimini occorsi dal 2005 al 2016 scaduta da due mesi. È questa l'occasione per prevedere, oltre agli indennizzi e al gratuito patrocinio già previsti, che il fondo copra anche ogni altro onere economico che dovesse essere, per legge, a carico degli orfani o delle vittime delle violenze".  "In questo modo - conclude Crimi -  non ci saranno mai più casi come quello che ha riguardato la famiglia Biagi di Massa Carrara. Una situazione che ovviamente è insostenibile e non ha nessun senso di giustizia. Ringrazio il ministro Catalfo che è già al lavoro per affrontare definitivamente questo problema”.

Uccise l'ex moglie, ferì gravemente l'uomo che credeva erroneamente essere il suo rivale in amore e si suicidò. Una tragedia avvenuta il 28 luglio 2013 a Marina di Massa (Massa Carrara), che ha reso orfane due bambine le quali ora, in quanto eredi dell'uomo che sparò, sono state chiamate dall'Inps a pagare 124.000 euro. L'omicidio di Marina di Massa torna alla ribalta dopo anni grazie alla richiesta dell'Inps quale risarcimento per un'altra vittima del caso, Salvatore Galdiero, l'uomo rimasto gravemente ferito dopo essere stato colpito sei proiettili prima che l'ex marito di Cristina, Marco Loiola, sparasse alla donna di 38 anni per poi uccidersi. Ad occuparsi del rimborso per l'invalidità ora dovrebbero essere, secondo l'ente, le figlie di Cristina, minorenni ed orfane.

"Le mie nipoti hanno già pagato un prezzo altissimo", ha detto a Repubblica lo zio Alessio Biagi, fratello della vittima. Una situazione che ieri ha richiamato l'attenzione di Teresa Bellanova, ministra dell'Agricoltura, che su Facebook ha lanciato un appello perché l'ente rinunci alla richiesta. A intervenire ora è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che avrebbe chiamato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo per discutere la questione. Nei prossimi giorni è previsto un incontro con il Presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, per trovare una soluzione che tuteli tutte le persone coinvolte nella vicenda. "Il fatto che il presidente della Repubblica si sia interessato alle mie nipoti mi rassicura, finalmente, su una vicenda che non ci ha fatto dormire" a lungo. "Per noi Mattarella è un faro e ci commuove apprendere che una figura del suo spessore abbia deciso di aiutarci. Grazie" risponde Alessio Biagi.