Cronache

Padre Georg, il fedelissimo di Ratzinger: "In Vaticano il diavolo ha agito"

La confessione: "I documenti segreti spariti di Vatileaks erano sulla mia scrivania, rassegnai le dimissioni ma Benedetto XVI le respinse"

Morte Ratzinger, la clamorosa rivelazione di padre Georg su Vatileaks

La morte di Benedetto XVI ha lasciato una profonda ferita all'interno della Chiesa, soprattutto nell'area più conservatrice, che considerava Ratzinger il suo vero riferimento. Tra questi c'è anche il suo fedelissimo padre Georg, il 66enne che da 38 anni è al servizio della Casa Pontificia ed era il segretario privato del Papa emerito. Georg ripercorre i momenti chiave del pontificato e poi della clamorosa rinuncia. "La prima cosa che ricordo - spiega padre Georg a Repubblica - è il congedo del Palazzo apostolico. Io sono stato l’ultimo che ha lasciato l’appartamento, ho spento le luci, questo era per me un atto già molto commovente, ma anche molto triste. Ho chiuso la porta. E poi siamo usciti. Il Papa mi aveva comunicato la sua decisione a Castel Gandolfo. Era fine settembre del 2012. La mia reazione immediata è stata questa: Santo Padre è impossibile, questo proprio non è possibile".

"Ma lui - prosegue padre Georg a Repubblica - mi rispose così: le comunico una decisione presa, non una tesi da discutere. Non è una quaestio disputanda, è decisa. La dico a lei, e lei adesso non deve dirla a nessuno. Durante il suo pontificato ci sono stati molti problemi, Vatileaks, poi lo Ior. Ma è ovvio che, come direbbe Papa Francesco, il cattivo, il maligno, il diavolo non dorme. È chiaro, cerca sempre di toccare, di colpire dove i nervi sono scoperti, e fa più male". Poi padre Georg fa una clamorosa rivelazione: "I documenti di Vatileaks non sono stati rubati dalla scrivania di Papa Benedetto, ma dalla mia. Purtroppo me ne sono accorto molto, molto più tardi, troppo tardi. Io ho parlato con Benedetto, chiaramente, gli ho detto Santo Padre, la responsabilità è mia, me la assumo. Le chiedo di destinarmi a un altro lavoro, io mi dimetto. No, no, mi ha risposto: vede, c’era uno che ha tradito persino nei 12, si chiama Giuda. Noi siamo un piccolo gruppo, qui, e rimaniamo insieme".