Cronache
Padre Georg, retromarcia sul Papa: da Vespa "bela" come un agnellino
Padre Georg a Cinque minuti di Bruno Vespa e smentisce tutto quello che aveva detto precedentemente
Padre Georg, agnello è tornato all’ovile
Pasqua è ancora lontana ma un agnello è tornato all’ovile e bela in diretta televisiva nella striscia di Bruno Vespa “Cinque minuti”, subito dopo il TG 1 serale, quindi in massima fascia d’ascolto. L’alto prelato ha in pratica smentito tutto quello che aveva detto precedentemente affermando che si tratta –come al solito- di invenzione dei perfidi giornalisti.
Si tratta di Padre Georg Gaenswein, l’assistente segretario factotum di Papa Benedetto XVI che dopo la sua scomparsa -a fine anno scorso- aveva fatto fuoco fiamme e saette contro Papa Francesco che lo aveva “dimezzato” nel suo ruolo di Prefetto della Casa Pontificia.
In pratica Papa Bergoglio gli aveva lasciato solo la carica e lo stipendio ma gli aveva esplicitamente detto che la sua opera professionale non era più necessaria. Questo fatto addolorò profondamente l’alto prelato a cui, tuttavia, non restò altro che eseguire l’ordine ricevuto e da quel momento si dedicò solo al suo Papa, cioè a Benedetto tedesco come lui.
Padre Georg e il suo libro “Nient’altro che la verità”
Ma torniamo al recente passato. Dicevamo che dalla scomparsa di Benedetto XVI Padre Georg si era scatenato brandendo come arma le anticipazioni del suo libro in uscita “Nient’altro che la verità” che evidentemente era pronto e confezionato da tempo e aspettava solo il momento giusto per farlo uscire.
Il libro contiene passaggi molto critici nei confronti di Francesco con il racconto dettagliato delle angherie subite dal Papa argentino come la frase: “Lei rimane prefetto ma da domani non torni al lavoro". Quando Georg si lamentò della cosa con Benedetto si beccò una risposta disarmante: "Penso che Papa Francesco non si fidi più di me e desideri che lei mi faccia da custode…". Insomma per Padre Georg si trattava di assumere il ruolo di badante apostolico, pur se di altissimo livello.
La cosa –come detto- non andò giù all’alto prelato a cui però non restò che accudire il suo mentore. Dicevamo che Georg approfittò delle vacanze natalizie per sparare ad alzo zero contro Papa Francesco che alla ripresa delle attività lo convocò subito in Vaticano e gli fece un liscio e busso memorabile durante il quale le grida risuonarono in tutti i Sacri Palazzi. Da quel momento Padre Georg non solo si tacque d’improvviso ma anzi diventò mitissimo agnello sottomesso al Santo Padre che, tra l’altro, gli aveva imposto un assoluto silenzio. Fu allora che Georg contattò Marina Berlusconi nel tentativo ormai inutile di bloccare la diffusione del libro ormai già pronto per la distribuzione. Evidentemente il “colloquio” con il Papa aveva avuto il suo effetto e deve essere stato estremamente convincente.
Infatti il prelato non è ancora tanto vecchio da andare in pensione ma neppure tanto giovane da reinventarsi una vita professionale e quindi si deve essere preoccupato per il suo futuro ed –evidentemente- deve aver ottenuto soddisfacenti rassicurazioni in qualche prestigiosa nunziatura estera oppure qualche incarico nella Curia romana o anche a livello universitario. Infatti lui stesso ha dichiarato che fra qualche giorno “Il Santo Padre mi farà sapere…”.