Cronache

Palamara, intercettazioni con giornalisti silenziate. La stampa non le riporta

Le intercettazioni che riguardano il mondo del giornalismo, pur essendo agli atti del processo, non vengono pubblicate sui quotidiani

Palamara, intercettazioni con giornalisti silenziate. Sulla stampa tutto tace

Il caso Palamara continua a tenere banco. Le affermazioni fatte dall'ex toga nel libro "il Sistema", scritto da Alessandro Salluti, stanno portando dei veri e propri scossoni nel mondo della magistratura. Il procuratore capo di Perugia è stato chiamato a riferire al Csm sul caso del trojan spento durante la cena tra Palamara e Pignatone e poi misteriosamente riacceso. Ma nel mirino - si legge sul Riformista - ci sarebbe anche il mondo del giornalismo. Nelle intercettazioni, infatti, si fa riferimento ai redattori dei più grandi giornali italiani, che parlavano abitualmente con Luca Palamara. Ma sui giornali, di questi dialoghi agli atti del processo, non c'è traccia.

Noi - prosegue il Riformista - abbiamo dato solo uno sguardo a queste intercettazioni. Cosa ci dicono? Che i giornalisti più importanti dei grandi giornali parlavano con Palamara e partecipavano alle operazioni politiche in corso per determinare i nuovi equilibri nella magistratura. C’è una giornalista che dice a Palamara che se l’avesse saputo prima (non ha importanza cosa) l’articolo lo avrebbe scritto lei e in un altro modo. Viene avanzata, da parte di Palamara, l’ipotesi che un altro importante giornalista sia legato ai servizi segreti. Poi c’è addirittura un lungo colloquio tra Palamara e il vicepresidente del Csm dell’epoca nel quale si discute di come sia possibile influenzare Repubblica, se è meglio farlo attraverso pressioni sulla cronista di giudiziaria o sul caporedattore, e il vicepresidente del Csm si offre per parlare con Repubblica ad alto livello, e si discute della necessità di una “azione di orientamento” e si dice quale linea deve passare all’interno di quel giornale.