Cronache
Papa Francesco ai giovani: "Non lasciate soli gli anziani, sono le radici"
PAPA: 'VIA SICUREZZE MONDANE, LUCE REGNO CIELI NON E' FUOCO D'ARTIFICIO CHE DURA UN ISTANTE'
Papa: a giovani, non lasciate soli gli anziani, sono le radici
Non lasciate soli gli anziani, sono le nostre radici". Cosi' Papa Francesco dopo la recita dell'Angelus ha invitato i fedeli presenti a piazza San Pietro a fare un "grande applauso ai nonni". "Nella memoria dei Santi Gioacchino e Anna, i nonni di Gesu', vorrei invitare i giovani a compiere un gesto di tenerezza verso gli anziani, soprattutto i piu' soli, nelle case, nelle residenze, che da tanti mesi non vedono i loro cari. "Cari giovani, ognuno di questi anziani e' vostro nonno, non lasciateli soli: usate la fantasia dell'amore, con telefonate, video chiamate, ascoltateli e dove possibile nel rispetto delle norme sanitarie andateli a trovare. Inviate loro un abbraccio", ha continuato il Pontefice. "Loro sono le vostre radici. Un albero staccato dalle radici non cresce, non da' fiori e frutti. Per questo e' importante l'unione, il collegamento con le vostre radici. Quello che un albero ha di fiorito viene da quello che ha di sotterrato, dice un poeta della mia patria" per questo vi invito a fare un applauso grande ai vostri nonni. Tutti".
PAPA: 'VIA SICUREZZE MONDANE, LUCE REGNO CIELI NON E' FUOCO D'ARTIFICIO CHE DURA UN ISTANTE'
L'invito del Pontefice a cercare il vero tesoro che è Dio, che 'è il contrario delle cose superflue che offre il mondo, di una vita banale' Città del Vaticano, 26 lug. (Adnkronos) - Sappiamo essere "cercatori sanamente inquieti del Regno dei cieli". E' l'invito che PAPA Francesco fa all'Angelus partendo dalle due parabole in cui il Regno dei cieli, spiega, "viene assimilato a due diverse realtà 'preziose', ossia il tesoro nel campo e la perla di grande valore". Sono coloro "disposti a giocarsi tutto, sono i coraggiosi" che aderiscono pienamente al Regno: sia l'uomo che il mercante delle due parabole "vendono tutto quello che hanno, abbandonando così le loro sicurezze materiali". Si privano dei propri beni per comprare realtà più preziose, "gesti decisi e radicali, gesti di solo andata e, per di più, compiuti con gioia perché entrambi hanno trovato il tesoro". Secondo Francesco siamo dunque chiamati "ad assumere l'atteggiamento di questi due personaggi evangelici". Si tratta, sottolinea, "di abbandonare il fardello pesante delle nostre sicurezze mondane che ci impediscono la ricerca e la costruzione del Regno: la bramosia di possedere, la sete di guadagno e di potere, il pensare solo a noi stessi. Ai nostri giorni, la vita di alcuni può risultare mediocre e spenta perché probabilmente non sono andati alla ricerca di un vero tesoro: si sono accontentati di cose attraenti ma effimere, di bagliori luccicanti ma illusori perché lasciano poi al buio. Invece, la luce del Regno non è fuoco di artificio che dura un istante, è luce che accompagna tutta la vita. Il regno dei cieli è il contrario delle cose superflue che offre il mondo, è il contrario di una vita banale: esso è un tesoro che rinnova la vita tutti giorni e la dilata verso orizzonti più vasti. Infatti, chi ha trovato questo tesoro ha un cuore creativo e cercatore, che non ripete ma inventa, tracciando e percorrendo strade nuove, che ci portano ad amare Dio, ad amare gli altri, ad amare veramente noi stessi". "Gesù, lui che è il tesoro nascosto e la perla di grande valore, non può che suscitare la gioia, tutta la gioia del mondo: la gioia di scoprire un senso per la propria vita, la gioia di sentirla impegnata nell'avventura della santità. La Vergine Santa ci aiuti a ricercare ogni giorno il tesoro del Regno dei cieli, affinché nelle nostre parole e nei nostri gesti si manifesti l'amore che Dio ci ha donato mediante Gesù", conclude il PAPA.
Ucraina: Papa, bene accordo, ora disarmo e rimozione mine
Ho appreso che un nuovo cessate il fuoco riguardante l'area del Donbass e' stato recentemente deciso a Minsk dai membri del gruppo di contatto trilaterale. Mentre ringrazio per questo segno di buona volonta' volto a ricordare la tanto desiderata pace in quella martoriata regione, prego perche' quanto concordato sia finalmente messo in pratica anche attraverso un effettivo processo di disarmo e di rimozione delle mine: solo cosi si potra' ricostruire la fiducia e porre le premesse per una riconciliazione tanto necessaria e tanto attesa dalla popolazione". Cosi' Papa Francesco al termine dell'Angelus in piazza San Pietro.