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Papa Francesco si aggrava: ha una polmonite bilaterale. Meloni lo va a trovare: "Di buon umore"
Papa Francesco ancora ricoverato al Gemelli di Roma: "Ha trascorso una notte tranquilla, si è svegliato e ha fatto colazione"
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Papa, Meloni al Gemelli per incontrare Santo Padre
La premier Giorgia Meloni si è recata al Policlinico Gemelli per fare visita al Santo Padre. Meloni, rende noto Palazzo Chigi, ha espresso a Papa Francesco gli auguri di pronta guarigione, a nome del Governo e dell'intera Nazione. "Sono molto contenta di averlo trovato vigile e reattivo - ha detto la presidente del Consiglio -. Abbiamo scherzato come sempre. Non ha perso il suo proverbiale senso dell'umorismo".
Come sta Papa Francesco, le condizioni di Bergoglio
Il Papa, durante le sue giornate nella camera al Gemelli, si alza anche dal letto e si accomoda in poltrona. E' quanto si apprende da fonti vaticane. Non è sottoposto a una somministrazione supplementare di ossigeno, almeno in forma stabile, ed è "autoventilato". Le stesse fonti sottolineano che "il cuore del Papa regge molto bene". Nel pomeriggio di oggi sarà diffuso un nuovo bollettino con aggiornamenti medici. Si apprende anche che il riposo assoluto che è stato prescritto al Pontefice prevede che non riceva visite, a parte quelle dei diretti collaboratori che gli sottopongono carte e documenti.
"Il Papa ha trascorso una notte tranquilla, si è svegliato e ha fatto colazione". Lo fa sapere la sala stampa della Santa Sede. Per Bergoglio quella appena trascorsa è stata la quinta notte al Gemelli di Roma.
Polmonite bilaterale: è quanto ha dimostrato la tac di controllo al quale Papa Francesco è stato sottoposto nel pomeriggio di ieri. Dal bollettino medico diramato dal Vaticano si evince un peggioramento della situazione e il cambio della cura, il terzo in cinque giorni, preannuncia un trattamento più complesso. "L'infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l'utilizzo di terapia cortisonica antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso", afferma il direttore della sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni.
"La tac torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto questo pomeriggio, prescritta dall'equipe sanitaria vaticana e da quella medica della Fondazione Policlinico 'A. Gemelli' - si spiega -, ha dimostrato l'insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un'ulteriore terapia farmacologica". Papa Francesco ciononostante "è di umore buono".
Il Papa ha ricevuto l'eucarestia e, nel corso della giornata, ha alternato il riposo alla preghiera e alla lettura di testi. "Ringrazia per la vicinanza che sente in questo momento e chiede, con animo grato, che si continui a pregare per lui".
Che cos'è la polmonite bilaterale
La polmonite bilaterale è una patologia diffusa ma importante, che può andare incontro a complicazioni, anche se in genere curabile soprattutto con terapie antibiotiche. La polmonite bilaterale, di cui è affetto Papa Francesco come risultato oggi dagli ultimi esami ospedalieri, comporta lo stato di infiammazione del tessuto di entrambi i polmoni. Come ricorda l'Istituto Superiore di Sanità, è comunemente causata da un'infezione batterica ma può essere provocata anche da una infezione virale, fungina o dall'aspirazione di un corpo estraneo.
Ma come l'infezione attacca e danneggia i polmoni e la funzione respiratoria? Al termine dei bronchi, "tubi" che trasportano fino ai polmoni l'aria introdotta tramite naso e bocca, si trovano delle piccole sacche piene di aria disposte a grappolo chiamate alveoli polmonari. Gli alveoli permettono lo scambio di gas tra aria e sangue (ossigenazione del sangue). Nella polmonite gli alveoli si infiammano e si riempiono di liquido, rendendo difficile la respirazione e impossibili gli scambi tra aria e sangue. I disturbi (sintomi) causati dalla polmonite possono comparire all'improvviso, nell'arco di 24-48 ore, o possono presentarsi più lentamente nel corso di parecchi giorni.